Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 22, Paragrafi 37-42
[37] Ea quoque, quam lamium inter genera earum appellavimus, mitissima et foliis non mordentibus, medetur cum mica salis contusis incussisque, ustis et strumis, tumoribus, podagris, vulneribus | [37] Anche quella, che fra i tipi di esse abbiamo chiamato lamio, molto mite e con foglie non pungenti, cura con un grano di sale, i contusi e i feriti, gli ustionati e i gonfiori, i tumori, le gotte, le ferite |
album habet in medio folio, quod ignibus sacris medetur | In mezzo alla foglia ha un biancore, che cura le infiammazioni cutanee |
[38] Quidam e nostris tempore discrevere genera, et autumnalis urticae radice adalligatam in tertianis ita, ut aegri nuncupentur, cum eruatur ea radix, dicaturque cui et quorum filio eximatur, liberare morbo tradiderunt; hoc idem et contra quartanas pollere | [38] Alcuni dei nostri distinsero secondo la stagione i generi, e affermarono che libera dalla malattia applicata con la radice dell'ortica autunnale nelle febbri terziarie così, che i malati siano guariti, purché sia strappata questa radice, e si dica per chi e per il figlio di chi è colta; che questa stessa cosa funziona anche contro le febbri quartane |
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 33, Paragrafi 01-28
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 33, Paragrafi 01-28
iidem urticae radice addito sale infixa corpori extrahi, foliis cum axungia strumas discuti vel, si suppuraverint, erodi, compleri | Gli stessi (dicono) che unito il sale con la radice dell'ortica si estraggono le cose conficcate nel corpo, che con foglie insieme con sugna sono eliminati i gonfiori o, se erano suppurate, sono ripulite, vengono richiuse |
[39] Ex argumento nomen accepit scorpio herba | [39] L'erba scorpione ha preso il nome dal significato |
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 36, Paragrafi 117-136
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 36, Paragrafi 117-136
semen enim habet ad similitudinem caudae scorpionis, folia pauca | Infatti ha il seme a somiglianza della coda dello scorpione, poche foglie |
valet adversus animal nominis sui | Serve contro l'animale del suo nome |
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 09, Paragrafi 161 - 170
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 09, Paragrafi 161 - 170
est et alia eiusdem nominis effectusque, sine foliis, asparagi caule, in cacumine aculeum habens et inde nomen | C'è anche un'altra dello stesso nome ed effetto, senza foglie, col fusto dell'asparago, che ha in cima un aculeo e da qui il nome |
[40]Leucacantham alii phyllon, alii ischada, alii polygonaton appellant, radice cypiri, quae commanducata dentium dolores sedat, item laterum et lumborum, ut Hicesius tradit, semine poto drachmis octo aut suco | [40] Alcuni chiamano la leucacanta biancospino, altri iscade, altri poligonato, con la radice del cipero, che masticata calma i dolori dei denti, così dei fianchi e delle schiene, come tramanda Icesio, col seme bevuto con otto dramme o col succo |
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 28, Paragrafo 231-267
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 28, Paragrafo 231-267
eadem ruptis, convulsis medetur | La stessa cura quelli con fratture, distorsioni |