Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 21, Paragrafi 51-60

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 21, Paragrafi 51-60

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 21, Paragrafi 51-60

[51] Et fere peractis colorum quoque celeberrimis, transit ratio ad eas coronas, quae varietate sola placent [51] E trattati quasi i più conosciuti dei colori, la trattazione passa a quelle corone, che piacciono per la sola varietà
duo earum genera, quando aliae flore constant, aliae folio Due i loro generi, alcuno costituite talvolta dal fiore, altre dalla foglia
florem esse dixerim genistas, namque et his decerpitur luteus; item rhododendron, item zizipha, quae Cappadocia vocantur; his odoratus similisque olearum floribus Potrei dire che le ginestre sono un fiore, infatti anche da esse si ricava il giallo; ugualmente il rododendro, anche le giuggiole, che sono dette cappadocie; e per queste un profumo simile ai fiori degli ulivi

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 15, Paragrafi 71-81
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 15, Paragrafi 71-81

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 15, Paragrafi 71-81

in vepribus nascitur cyclaminum, de quo plura alias Fra i pruni nasce il ciclamino, di cui altrove (diremo) più cose
flos eius Colossinus in coronas admittitur Il suo fiore di Colossa è messo nelle corone

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 08, Paragrafi 193 - 201
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 08, Paragrafi 193 - 201

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 08, Paragrafi 193 - 201

[52] Folio coronantium smilaces et hederae corymbique earum optinent principatum, de quibus in fruticum loco abunde diximus [52] Le smilaci e le edere e i loro grappoli con la foglia di quelle delle corone tengono il primo posto, di queste abbiamo parlato ampiamente nella parte degli arbusti
sunt et alia genera nominibus Graecis indicanda, quia nostris maiore ex parte huius nomenclaturae defuit cura; et pleraque eorum in exteris terris nascuntur, nobis tamen consectanda, quoniam de natura sermo, non de Italia est Ci sono anche altri generi da indicare con nomi greci, perché ai nostri mancò nella maggior parte l'interesse di questa nomenclatura; e la maggior parte di essi nascono in terre straniere, tuttavia noi le dobbiamo considerare, perché l'esposizione riguarda la natura, non l'Italia

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 19, Paragrafi 66-69
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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 19, Paragrafi 66-69

[53] Ergo in coronamenta folio venere melotrum, spiraea, origanum, cneorum, quod casiam Hyginus vocat, et, quod cunilaginem, conyza, melissophyllum, quod apiastrum, melilotum, quod sertulam Campanam vocamus [53] Dunque nelle ghirlande con foglia furono presenti la vitalba, la spirea, l'origano, la timelea, che Igino chiama cannella, e, la coniza, che (chiama) cunilagine, la melissa, che (chiama) apiastro, il meliloto, che chiamiamo sertula di Campania
est enim in Campania Italiae laudatissima, Graecis in Sunio, mox Chalcidica et Cretica, ubicumque vero asperis et silvestribus nata Infatti in Italia è molto rinomata in Campania, per i Greci nel Sunio, poi la calcidica e la cretese, dovunque poi quella nata in luoghi aspri e selvatici
coronas ex ea antiquitus factitatas indicio est nomen sertulae, quod occupavit Il nome di sertula, che prese, è d'indizio che anticamente da essa si facevano corone
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 05, Paragrafi 88-114

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 08, Paragrafi 15 - 17

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