Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 20, Paragrafi 99-189, pag 3

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 20, Paragrafi 99-189

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 20, Paragrafi 99-189
ex reliquis, quae traduntur, mirum est, cum ferventem rutae naturam esse conveniat, fasciculum eius in rosaceo decoctum addita aloes uncia perunctis sudorem reprimere, itemque generationem inpediri hoc cibo

[143] ideo in profluvio genitali datur et venerem crebro per somnia imaginantibus

praecavendum est gravidis abstineant hoc cibo, necari enim partus invenio

eadem ex omnibus satis quadripedum quoque morbis in maximo usu est, sive difficile spirantibus sive contra maleficorum animalium ictus, infusa per nares ex vino aut, si sanguisugam hauserint, ex aceto et quocumque in simili morborum genere, ut in homine, temperata

[144] Mentastrum silvestris menta est, differens specie foliorum, quis sunt figura ocimi, pulei odore, propter quod quidam silvestre puleium vocant
Fra le altre cose, che si dicono, è strano, che pur confermando che la natura della ruta è piccante, un mazzetto di essa cotto in olio di rose con un'oncia di aloe aggiunta fermi il sudore a quelli che si ungono, e che così con questo cibo è impedito il concepimento

[143] Perciò è dato nel flusso genitale e a quelli che immaginano frequentemente la passione nei sogni

Bisogna fare attenzione alle gravide che si astengano da questo cibo, infatti trovo che la prole viene uccisa

La stessa fra tutte le coltivate è in massimo uso anche per le malattie dei quadrupedi, sia per quelli che respirano con difficoltà sia contro le ferite degli animali malefici, instillata attraverso le narici col vino o, se abbiano ingoiato una sanguisuga, con aceto e preparata in qualunque simile genere di malattie, anche nell'uomo

[144] Il mentastro è la menta selvatica, differente per il tipo di foglie, queste sono con l'aspetto del basilico, l'odore del puleggio, per cui alcuni lo chiamano puleggio selvatico
his commanducatis et inpositis sanari elephantiasin Magni Pompei aetate fortuito cuiusdam experimento, propter pudorem facie inlita, conpertum est

[145] eadem inlinuntur bibunturque adversus serpentium ictus drachmis duabus in vini cyathis duobus, adversus scorpionum cum sale, oleo, aceto, item adversus scolopendras ius decocti

adversus omnia venena servantur folia arida ad farinae modum

substratum vel accensum fugat etiam scorpiones

[146] potum feminas purgat, sed partus necat

ruptis, convulsis, orthopnoicis, torminibus, choleris efficacissimum, item lumbis, podagris inpositum

sucus auribus verminosis instillatur

in regio morbo bibitur, strumis inlinitur, somnia veneris inhibet, taenias pellit ex aceto potum, contra porriginem ex aceto infunditur capiti in sole
Si è scoperto che nell'età di Pompeo Magno, con queste mangiate ed applicate, fu curata l'elefantiasi per casuale esperimento di un tale, con la faccia spalmata per vergogna

[145] Le stesse sono spalmate e sono bevute contro le ferite dei serpenti con due dracme in due ciati di vino, contro (quelle) degli scorpioni con sale, olio, aceto, anche il sugo del decotto contro le scolopendre

Contro tutti i veleni sono utilizzate le foglie secche al modo della farina

Sparso o bruciato caccia anche gli scorpioni

[146] Bevuto purifica le donne, ma uccide i parti

Molto efficace per i fratturati, gli slogati, gli ortopnoici, i malati di coliche, le dissenterie, applicato anche per i lombi, le gotte

Il succo è instillato nelle orecchie verminose

E' bevuto durante l'itterizia, è spalmato sulle scrofole, inibisce i sogni della passione, caccia le tenie bevuto con l'aceto, contro la tigna è sparso con aceto sul capo al sole
[147] Mentae ipsius odor animum excitat et sapor aviditatem in cibis, ideo embammatum mixturae familiaris

ipsa acescere aut coire densaque lac non patitur; quare lactis potionibus additur, et his, qui coagulati potu strangulentur, data in aqua aut mulso

eadem vi resistere et generationi creditur cohibendo genitalia densari

[148] aeque maribus ac feminis sistit sanguinem et purgationes feminarum inhibet, cum amylo ex aqua pota coeliacorum impetus

exulcerationem et vomicas vulvae curant illita, iocinerum vitia ternis obolis ex mulso datis, item sanguinem excreantibus in sorbitione

ulcera in capite infantium mire sanat, [149] arterias umidas siccat, siccas adstringit, pituitas corruptas purgat in mulso et aqua
[147] L'odore della menta stessa sveglia l'intelletto e il sapore l'appetito nei cibi, pertanto comune alla mistura delle salse piccanti

La stessa non permette che il latte inacidisca o densa che coaguli; perciò è aggiunta alle bevande del latte, e a quelli, che sono soffocati dalla bevanda di quello coagulato, data in acqua o vino mielato

Con questa capacità è ritenuta anche opporsi alla procreazione con l'impedire che gli organi genitali siano uniti

[148] Ferma ugualmente il sangue a maschi e femmine e trattiene le mestruazioni delle donne, bevuta in acqua con amido gli attacchi dei celiaci

Con quella spalmata curano l'ulcerazione e gli ascessi dell'organo femminile, con tre oboli dati con vino mielato i mali dei fegati, così in pozione a quelli che emettono sangue

Risana mirabilmente le ulcere sul capo dei bambini, [149] asciuga le trachee umide, comprime le asciutte, purifica i catarri nocivi in vino mielato e acqua

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 33, Paragrafi 123-164
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 33, Paragrafi 123-164

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 33, Paragrafi 123-164

voci suco utilis, sub certamine dumtaxat, qui et gargarizatur uva tumente adiecta ruta et coriandro ex lacte; utilis et contra tonsillas cum alumine, linguae asperae cum melle et convulsis intus per se vitiisque pulmonis

singultus et vomitiones sistit cum suco granati, ut Democritus monstrat

[150] recentis sucus narium vitia spiritu subductus emendat; ipsa trita choleras, in aceto quidem pota, sanguinis fluctiones intus, ileum etiam inposita cum polenta et si mammae tendantur

inlinitur et temporibus in capitis dolore, sumitur et contra scolopendras et scorpiones marinos et ad serpentes

epiphoris inlinitur et omnibus in capite eruptionibus, item sedis vitiis

[151] intertrigines quoque, vel si teneatur tantum, prohibet

auribus instillatur cum mulso
Utile alla voce col succo, ma solo in prossimità della gara, ed è gargarizzata nella gola gonfia con ruta aggiunta e coriandolo con il latte; utile anche contro le tonsille con allume, col miele per la lingua ruvida e di per sè per le abrasioni all'interno e le malattie del polmone

Blocca singhiozzi e vomiti col succo del melograno, come dimostra Democrito

[150] Il succo di quella fresca guarisce i mali delle narici messo sotto il respiro; la stessa tritata bevuta poi nell'aceto le bili, le flussioni del sangue all'interno, anche l'intestino applicata con la polenta e se le mammelle sono tirate

Viene spalmata anche sulle tempie nel mal di testa, è presa anche contro le scolopendre e gli scorpioni marini e contro i serpenti

E' spalmata per le lacrimazioni e per tutte le eruzioni sul capo, anche per i mali del sedere

[151] Ferma anche le escoriazioni, anche se è solo applicata

E' instillata nelle orecchie con vino mielato
aiunt et lieni mederi eam in horto gustatam ita, ne vellatur, si is, qui mordeat, dicat se lieni mederi, per dies VIIII; aridae quoque farinam tribus digitis adprehensam et stomachi dolorem sedare in aqua et similiter aspersa potione ventris animalia expellere

[152] Magna societas cum hac ad recreandos defectos animo puleio, cum surculis in ampullas vitreas aceti utrisque deiectis

qua de causa dignior e puleio corona Varroni quam e rosa cubiculis nostris pronuntiata est; nam et capitis dolores inposita dicitur levare, quin et olfactu capta tueri contra frigorum aestusque iniuriam et ab siti, traduntur, neque aestuare eos, qui duos e puleio surculos inpositos auribus in sole habeant

[153] inlinitur etiam in doloribus cum polenta et aceto, femina efficacius

est autem haec flore purpureo, mas candidum habet
Dicono che essa curi anche la milza gustata nell'orto così, che non sia strappata, se colui che la morde per 9 giorni, dice che egli cura la milza; che anche la farina di quella secca presa con tre dita calma anche il mal di stomaco nell'acqua e ugualmente caccciare i vermi del ventre con una bevanda mescolata

[152] Grande affinità con questa per guarire i depressi nell'animo per il puleio, e con entrambi i germogli deposti in ampolle di vetro e aceto

Per questo motivo a Varrone è apparsa più degna una corona di puleio che di rosa per le nostre stanze; infatti collocata si dice togliere anche i dolori di testa, anzi assorbita con l'olfatto difendere contro il danno dei freddi e del caldo e dalla sete, sono tramandati non accaldarsi quelli, che al sole hanno due germogli di puleio messi nelle orecchie

[153] Anche nei dolori è spalmata con polenta e aceto, più efficace la pianta femmina

Questa poi è col fiore purpureo, il maschio l'ha candido

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 10, Paragrafi 120-130
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 10, Paragrafi 120-130

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 10, Paragrafi 120-130

item nausias cum sale et polenta in frigida aqua pota inhibet; sic et pectoris dolorem, stomachi autem ex aqua

item rosiones sistit et vomitiones cum aceto et polenta, alvum solvit ex sale et aceto et polenta

intestinorum vitia melle decocta et nitro sanat, urinam pellit ex vino et, si Ammineum sit, et calculos et interiores omnes dolores

[154] ex melle et aceto sedat menstrua et secundas, vulvas conversas corrigit, defunctos partus eicit

semen obmutescentibus olfactu admovetur

comitialibus in aceto cyathi mensura datur

si aquae insalubres bibendae sint, tritum aspergitur

lassitudines corporis, si omnino tractetur, minuit, nervorum causa et in contractione cum sale et aceto, e melle infricatur in opisthotono

[155] bibitur ad serpentium ictus decoctum, ad scorpionum in vino tritum, maxime quod in siccis nascitur
Bevuta con sale e polenta in acqua fredda evita anche le nausee; così anche il dolore del petto, poi dello stomaco con l'acqua

Ugualmente blocca i bruciori e i vomiti con aceto e polenta, rilassa l'intestino con sale e aceto e polenta

Cotta con miele e nitro cura i mali degli intestini, col vino favorisce l'urina e, se è di Aminea, anche i calcoli e tutti i dolori interni

[154] Con miele e aceto calma le mestruazioni e i parti favorevoli, corregge le vulve deviate, espelle i feti morti

Il seme è portato all'odorato a quelli che restano muti

Viene dato nell'aceto con la dose di un ciato agli epilettici

Tritato viene sparso, se si dovessero bere acque malsane

Mitiga le debolezze del corpo, se è soltanto maneggiato, con sale e aceto anche nella contrazione a causa dei nervi, e viene sfregato col miele nell'opistotono

[155] E' bevuto decotto per le ferite dei serpenti, tritato nel vino per quelle degli scorpioni, soprattutto quello che nasce in luoghi aridi
ad oris exulcerationes, ad tussim efficax habetur

flos recentis incensus pulices necat odore

Xenocrates pulei ramum lana involutum in tertianis ante accessionem olfactandum dari aut stragulis subici et ita collocari aegrum inter remedia tradit

[156] Silvestri ad eadem vis efficacior

simile est origano, minoribus foliis quam sativum, et a quibusdam dictamnos vocatur

gustatum a pecore caprisque balatum concitat, unde quidam Graeci littera mutata blechonem vocaverunt

natura tam fervens est, ut inlitas partes exulceret

tuso in perfrictione fricari ante balinea convenit et ante accessionum horrorem

[157] convolsis et torminibus, podagris mire prodest, spasticis cum melle et sale bibendum datur, pulmonum vitia excreabilia facit
E' considerato efficace per le ulcerazioni della bocca, per la tosse

Il fiore fresco bruciato uccide con l'odore le pulci

Senocrate tramanda fra i rimedi che un ramo di puleio avvolto nella lana viene dato da annusare nelle febbri terzane prima dell'attacco o essere messo sotto le coperte e che vi viene collocato il malato

[156] Più efficace la forza per il selvatico verso questi stessi usi

E' simile all'origano, con foglie più piccole del coltivato, ed è chiamato da alcuni dittamo

Gustato dalle pecore e dalle capre suscita il belato, da qui alcuni Greci l'hanno chiamato con una lettera cambiata, blechon

E' tanto impetuosa la qualità naturale, che brucia le parti frizionate

Prima dei bagni conviene essere sfregati nel massaggio con quello tritato e prima del tremore degli attacchi

[157] Giova meravigliosamente alle abrasioni e alle coliche, alle gotte, è dato da bere a quelli che soffrono di crampi con miele e sale, rende espettorabili i mali dei polmoni

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 36, Paragrafi 01-11
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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 36, Paragrafi 01-11

ad lienem cum sale utile est et vesicae et suspiriis et inflationibus; decoctum suco aequaliter et vulvas corrigit et contra scolopendram terrestrem vel marinam, item scorpiones valet privatimque contra hominis morsum

radix contra increscentia ulcera recens potentissima, arida vero cicatricibus decorem adfert

[158] Item puleio est nepetaeque societas

decocta in aqua ad tertias discutiunt frigora [mulierumque menstruis prodest] et aestate sedant calores

nepeta quoque vires contra serpentes habet; fumum ex ea nidoremsque fugiunt, quin et substernere in metu eo dormituris utile est

tusa aegilopis inponitur et capitis doloribus recens cum tertia parte panis temperata aceto inlinitur

sucus eius instillatus naribus supinis profluvium sanguinis sistit; item radix, quae cum myrti semine in passo tepido gargarizata anginis medetur
Col sale è utile per la milza e la vescica e per le asme e le infiammazioni; decotto col succo risana ugualmente anche gli organi femminili e serve contro la scolopendra terrestre o marina, così contro gli scorpioni e particolarmente contro il morso degli uomini

Molto potente la radice fresca contro le ulcere che crescono, invece quella secca ridona decoro alle cicatrici

[158] C'è affinità anche per il puleio e la nepitella

Bollite in acqua fino a un terzo cacciano i freddi [e giova alle mestruazioni delle donne] e in estate riducono i calori

La nepitella ha poteri anche contro i serpenti; sfuggono il fumo e l'esalazione da essa, anzi è utile anche metterla sotto a quelli che stanno per dormire con questa paura

Tritata è messa sulle fistole lacrimali e fresca è spalmata con aceto per i dolori di testa mescolata con una terza parte di pane

Il suo succo instillato nelle narici ferma a quelli che stanno supini il flusso del sangue; così la radice, che gargarizzata col seme del mirto cura le angine nel vino passito tiepido
[159] Cuminum est et silvestre, praetenue, quaternis aut quinis foliis veluti serratis, sed ut sativo magnus usus, in stomachi praecipue remediis

discutit pituitas, inflationes tritum et cum pane sumptum vel potum ex aqua vinoque, tormina quoque et intestinorum dolores

verumtamen omne pallorem gignit bibentibus

[160] ita certe ferunt Porci Latronis, clari inter magistros dicendi, adsectatores similitudinem coloris studiis contracti imitatos, et paulo ante Iulium Vindicem, adsertorem illum a Nerone libertatis, captationi testamenti sic lenocinatum

narium sanguinem pastillis inditum vel ex aceto recens sistit, et oculorum epiphoris per se inpositum, tumentibus cum melle prodest

[161] infantibus inponi in ventre satis est

morbo regio in vino albo a balineis datur, is Aethiopicum maxime in posca et in ecligmate cum melle
[159] C'è anche il cumino selvatico, molto sottile, con quattro o cinque foglie come dentellate, ma grande l'uso come per il coltivato, soprattutto nei rimedi dello stomaco

Elimina i catarri, tritato le infiammazioni e preso col pane o bevuto con acqua e vino, anche le coliche e i dolori degli organi interni

Tuttavia ogni tipo genera pallore a quelli che lo bevono

[160] Così certamente riferiscono che i seguaci di Porcio Latrone, famoso di eloquenza fra i magistrati, avevano imitato la somiglianza del colore assunto con gli studi, e che poco prima Giulio Vindice, quel difensore della libertà da Nerone, si sia così lusingato alla speranza del testamento

Quello fresco versato in pastiglie o con aceto ferma il sangue delle narici, e applicato di per sé per le lacrimazioni degli occhi, giova col miele ai gonfiori

[161] Per i fanciulli è sufficiente essere messo sul ventre

Per l'itterizia è dato nel vino bianco dopo i bagni, soprattutto quello etiopico in acqua e aceto e nell'eclemma col miele

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 28, Paragrafo 114-125
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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 28, Paragrafo 114-125

Africano privatim urinae incontinentiam cohiberi putant

sativum datur ad iocineris vitia tostum tritum in aceto, item ad vertiginem, iis vero, quos acrior urina mordeat, in dulci tritum, ad vulvarum vitia in vino praeterque inpositis vellere foliis, testium tumoribus tostum tritumque cum melle aut cum rosaceo et cera

[162] silvestre ad omnia eadem efficacius, praeterea ad serpentes cum oleo, ad scorpiones, scolopendras

sistit et vomitionem nausiasque ex vino quantum adprehenderint tres digiti

propter colum quoque bibitur inliniturque in penicillo fervens, adprimitur fasciis

strangulationes vulvae potum in vino aperit tribus drachmis in tribus cyathis vini

auribus instillatur ad sonitus atque tinnitus cum sebo vitulino vel melle

suggillatis inlinitur cum melle et uva passa et aceto, lentigini nigrae ex aceto
Ritengono che l'incontinenza dell'urina sia fermata particolarmente da quello africano

Il coltivato è dato tostato tritato in aceto per i mali del fegato, anche per la vertigine, invece per quelli, che un'urina più acida tormenta, tritato in una bevanda dolce, per i mali degli organi femminili nel vino e inoltre con foglie messe nella lana, per i gonfiori dei testicoli tostato e tritato con miele o con olio di rosa e cera

[162] Più efficace il selvatico per tutti gli stessi usi, inoltre contro i serpenti con l'olio, contro gli scorpioni, le scolopendre

Ferma anche il vomito e le nausee col vino quanto ne abbiano preso tre dita

E' bevuto anche per la colite ed è spalmato caldo in un batuffolo, è compresso con fasce

Bevuto nel vino rilassa i crampi dell'organo femminile con tre dracme in tre ciati di vino

E' instillato nelle orecchie per i ronzii e i rumori con sebo di vitello o miele

Viene spalmato per quelli contusi con miele e uva passa e aceto, con aceto per la lentiggine nera

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 21, Paragrafi 21-30
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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 21, Paragrafi 21-30

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 35, Paragrafi 01-71

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 18, Paragrafi 1-55

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Prefazione

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 09, Paragrafi 01 - 28

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 31, Paragrafi 75-131

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 37, Paragrafi 161-205