Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 20, Paragrafi 99-189, pag 2

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 20, Paragrafi 99-189

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 20, Paragrafi 99-189

usu quoque conpertum deficientibus ex aceto odoratu salutare esse, item lethargicis et inflammatis refrigeratione, inlitum capitis doloribus cum rosaceo aut myrteo et aceto, item oculorum epiphoris inpositum ex vino

[122] stomacho quoque utile, inflationes ructu dissolvere ex aceto sumptum, alvum sistere inpositum, urinam ciere; sic et morbo regio et hydropicis prodesse, etiam in choleris destillationes stomachi inhiberi

ergo etiam coeliacis Philisto dedit et coctum dysintericis, et contra Plistonicus, aliqui et in tenesmo et sanguinem excreantibus in vino, duritia quoque praecordiorum

inlinitur mammis exinanitque lactis proventum

[123] auribus utilissimum cum adipe anserino

semen tritum et haustum naribus sternumenta compescit et destillationes quoque capitis inlitum, vulvas purgat in cibo ex aceto
Scoperto anche per esperienza essere salutare da odorare con l'aceto per gli svenuti, così per i caduti in catalessi e nel refrigerio per quelli infiammati, spalmato per i dolori di testa con olio di rosa o di mirto e aceto, anche immerso nel vino per le lacrimazioni degli occhi

[122] Utile anche per lo stomaco, che preso con l'aceto elimina col rutto le infiammazioni, messo sopra ferma il ventre, favorisce l'urina; giova così anche all'itterizia e agli idropici, che sono bloccati anche i flussi dello stomaco nei malati di bile

Pertanto Filistione lo dette anche ai celiaci e cotto ai dissenterici, e contro Plistonico, alcuni anche per il tenesmo e nel vino a quelli che emettono sangue, anche nella durezza degli apparati interni

E' spalmato per le mammelle e trattiene il flusso del latte

[123] Molto utile per le orecchie con grasso d'oca

Il seme tritato e aspirato con le narici provoca starnuti e spalmato anche i flussi del capo, purifica gli organi femminili nel cibo con l'aceto
verrucas mixto atramento sutorio tollit

venerem stimulat, ideo etiam equis asinisque admissurae tempore ingeritur

[124] Silvestri ocimo vis efficacior ad eadem omnia, peculiaris ad vitia, quae vomitionibus crebris contrahuntur, vomicasque volvae, contra bestiarum morsus e vino radice efficacissima

[125] Erucae semen scorpionum venenis et muris aranei medetur, bestiolas omnes innascentes corpori arcet, vitia cutis in facie cum melle inlitum, lentigines ex aceto, cicatrices nigras reducit ad candorem cum felle bubulo

aiunt verbera subituris potum ex vino duritiam quandam contra ea sensus induere

[126] in condiendis opsoniis tanta est suavitas, ut Graeci euzomon appellaverint

putant, subtrita eruca si foveantur oculi, claritatem restitui, tussim infantium sedari
Toglie le verruche dopo aver mischiato il nero da calzolaio

Stimola la passione, perciò è ingerito anche da cavalli e asini nel periodo della monta

[124] Più efficace la forza per il basilico selvatico verso tutte queste cose, particolare per i mali, che sono causati da vomiti frequenti, e per gli ascessi dell'organo femminile, con una radice molto efficace col vino contro i morsi degli animali

[125] Il seme della ruca cura i veleni degli scorpioni e del topo ragno, caccia tutti i parassiti che nascono sul corpo, spalmato col miele i mali della pelle sul viso, con l'aceto le lentiggini, riporta le cicatrici scure al candore con fiele bovino

Dicono che bevuto col vino da quelli che stanno per sopportare le percosse introduca nei sensi una certa resistenza fisica verso esse

[126] Nelle vivande da condire è tanta la dolcezza, che i Greci l'hanno chiamata euzomon

Ritengono, se gli occhi sono nutriti con la ruca applicata, che venga restituita la chiarezza, che sia calmata la tosse dei bambini
radix eius in aqua decocta fracta ossa extrahit

nam de venere stimulanda diximus, tria folia silvestres erucae sinistra manu decerpta et trita in aqua mulsa si bibantur

[127] E contrario nasturtium venerem inhibet, animum exacuit, ut diximus

duo eius genera

alvum purgat, detrahit bilem potum pondere in aquae VII, strumis cum lomento inlitum opertumque brassica praeclare medetur

alterum est nigrius, quod capitis vitia purgat [visum compurgat], commotas mentes sedat ex aceto sumptum, lienem ex vino potum vel cum fico sumptum, tussim, ex melle si cotidie ieiuni sumant

[128] semen ex vino omnia intestinorum animalia pellit, efficacius addito mentastro

prodest et contra suspiria et tussim cum origano et vino dulci, pectoris doloribus decoctum in lacte caprino
La sua radice cotta in acqua ricompone le ossa rotte

infatti abbiamo discusso della passione da stimolare, se sono bevute tre foglie di ruca selvatica raccolte con la mano sinistra e tritate in acqua mielata

[127] Al contrario il nasturzio frena la passione, aguzza l'intelligenza, come abbiamo detto

Due i suoi tipi

Purifica il ventre, elimina la bile bevuto in una dose in 7 di acqua, spalmato con farina di fave e coperto col cavolo cura molto bene le scrofole

L'altro è più scuro, questo purifica i mali del capo [rischiara la vista], calma le menti agitate preso con l'aceto, la milza bevuto col vino o preso col fico, la tosse, se lo prendono ogni giorno a digiuno col miele

[128] Il seme col vino caccia tutti i parassiti degli intestini, più efficace con mentastro aggiunto

Giova anche contro le asme e la tosse con origano e vino dolce, per i dolori di petto bollito nel latte di capra

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 36, Paragrafi 01-11
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 36, Paragrafi 01-11

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 36, Paragrafi 01-11

panos discutit cum pice extrahitque corpori aculeos et maculas inlitum ex aceto; contra carcinomata adicitur ovorum album

[129] et lienibus inlinitur ex aceto, infantibus vero e melle utilissime

Sextius adicit ustum serpentes fugare, scorpionibus resistere, capitis dolores contrito, alopecias emendari addito sinapi, gravitatem aurium trito inposito auribus cum fico, dentium dolores infuso in aures suco, porriginem et ulcera capitis cum adipe anserino

furunculos concoquit cum fermento

[130] carbunculos ad suppurationem perducit et rumpit, phagedaenas ulcerum expurgat cum melle

coxendicibus et lumbis cum polenta ex aceto inlinitur, item licheni, unguibus scabris, quippe natura eius caustica est

optimum autem Babylonium; silvestri ad omnia ea effectus maior

[131] In praecipuis autem medicaminibus ruta est
Con la pece rimuove i gonfiori e toglie al corpo le spine e spalmato con aceto le macchie; contro i carcinomi è aggiunto il bianco delle uova

[129] E' spalmato con l'aceto anche per milze, in verità molto utile col miele per i bambini

Sestio aggiunge che bruciato caccia i serpenti, resiste agli scorpioni, tritato i dolori di testa, che le alopecie sono eliminate con senape aggiunta, la durezza delle orecchie messo tritato col fico sulle orecchie, col succo infuso nelle orecchie i dolori dei denti, con grasso d'oca la tigna e le ulcere del capo

Col lievito matura i foruncoli

[130] Porta a suppurazione e rompe i piccoli ascessi, col miele spurga quelle corrosive delle ulcere

È spalmato con la polenta in aceto per le cosce e le lombaggini, anche per l'impetigine e le unghie ruvide, poiché la sua natura è bruciante

Ottimo poi il babilonio; per tutti questi usi maggiore l'efficacia per il selvatico

[131] La ruta poi è fra i principali medicamenti
latiora sativae folia, rami fruticosiores; silvestris horrida ad effectum est et ad omnia acrior

sucus exprimitur tunsae aspersa modice aqua et in pyxide Cypria adservatur

hic copiosior datus veneni noxiam obtinet, in Macedonia maxime iuxta flumen Aliacmonem; mirumque, cicutae suco extinguitur: adeo etiam venenorum venena sunt

[132] cicutae sucus prodest et manibus colligentium rutam

cetero inter prima miscetur antidotis, praecipueque Galatica; quaecumque autem ruta et per se pro antidoto valet foliis tritis ex vino sumptis, contra aconitum maxime et viscum, item fungos, sive in potu detur sive in cibo; simili modo contra serpentium ictus, utpote cum mustelae dimicaturae cum his rutam prius edendo muniant se
Più larghe le foglie di quella coltivata, i rami più cespugliosi; la selvatica è orribile all'impatto e più aspra in tutto

Il succo di quella pestata è spremuto con acqua moderatamente aspersa ed è conservato in un vaso di bronzo

Questo dato troppo abbondante provoca il danno del veleno, soprattutto in Macedonia vicino al fiume Aliacmone; e cosa strana, viene eliminato col succo della cicuta: pertanto ci sono anche i veleni dei veleni

[132] Il succo della cicuta serve anche alle mani di quelli che raccolgono la ruta

Per il resto è mischiata fra le prime sostanze agli antidoti, e particolarmente la galiziana; qualunque ruta poi anche di per sé serve da antidoto con le foglie tritate prese col vino, soprattutto contro l'aconito e il vischio, anche i funghi, sia dato o in bevanda o nel cibo; nello stesso modo contro le ferite dei serpenti, in modo che quando le donnole stanno per combattere con questi si premuniscono col mangiare prima la ruta

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 10, Paragrafi 120-130
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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 10, Paragrafi 120-130

[133] valent et contra scorpionum et contra araneorum, apium, crabronum, vesparum aculeos et cantharidas ac salamandras canisve rabiosi morsus

acetabuli mensura sucus e vino bibitur, et folia trita vel commanducata inponuntur cum melle ac sale vel cum aceto et pice decocta

suco perunctos, etiam habentes negant feriri ab his maleficis, serpentesque, si uratur ruta, nidorem fugere

[134] efficacissima tamen est silvestris radix cum vino sumpta; eandem adiciunt efficaciorem esse sub diu potam

Pythagoras et in hac marem minoribus herbaceique coloris foliis a femina discrevit, et eam laetioribus foliis et colore

idem oculis noxiam putavit; falsum, quoniam scalptores et pictores hoc cibo utuntur oculorum causa cum pane vel nasturtio, caprae quoque silvestres propter visum, ut aiunt
[133] Servono anche contro gli aculei degli scorpioni e dei ragni, delle api, dei calabroni, delle vespe e le cantaridi e le salamandre e i morsi del cane rabbioso

Il succo è bevuto col vino nella misura di un acetabolo, e le foglie tritate o masticate sono poggiate con miele e sale o cotte con aceto e pece

Dicono che quelli unti col succo, anche quelli che lo portano insieme non sono feriti da questi animali malefici, e i serpenti, se viene bruciata la ruta, sfuggono l'esalazione

[134] Tuttavia è molto efficace la radice selvatica presa col vino; aggiungono che le stessa è più efficace bevuta di giorno

Pitagora distinse anche in essa il maschio dalla femmina per le foglie più piccole e di colore erbaceo, e questa per le foglie più belle e per il colore

Lo stesso la ritenne dannosa per gli occhi; sbagliato, poiché incisori e pittori usano questo cibo a motivo degli occhi col pane o col nasturzio, anche le capre selvatiche per la vista, come dicono
[135] multi suco eius cum melle Attico inuncti discusserunt caligines vel cum lacte mulieris puerum enixae vel puro suco angulis oculorum tactis

epiphoras cum polenta inposita lenit; item capitis dolores pota cum vino aut cum aceto et rosaceo inlita, si vero sit cephalaea, cum farina hordeacia et aceto

eadem cruditates discutit, mox et inflationes, dolores stomachi veteres

[136] vulvas aperit corrigitque conversas inlita in melle toto ventre et pectore; hydropicis cum fico et decocta ad dimidias partes potaque ex vino

sic bibitur et ad pectoris dolores laterumque et lumborum, tusses, suspiria, pulmonum, iocinerum, renium vitia, horrores frigidos, crapulae gravedines

decocuntur folia poturis; et in cibo vel cruda vel decocta aut condita prodest; item torminibus in hysopo decocta et cum vino pota
[135] Molti unti col suo succo con miele attico allontanarono gli offuscamenti o toccati gli angoli degli occhi con latte di donna che aveva generato un bambino o col succo puro

Applicata con la polenta lenisce le lacrimazioni; ugualmente i dolori di testa bevuta con vino o spalmata con aceto e olio di rosa, se invece ci sia cefalea, con farina d'orzo e aceto

La stessa rimuove le indigestioni, poi anche i gonfiori, i dolori cronici di stomaco

[136] Rilassa gli organi femminili e corregge quelli rivoltati spalmata col miele su tutto il ventre e il petto; per gli idropici col fico e decotta fino alle parti dimezzate e bevuta col vino

Così è bevuta anche per i dolori del petto e dei fianchi e dei lombi, le tossi, le asme, i mali dei polmoni, dei fegati, dei reni, i brividi freddi, le pesantezze di sbornia

Le foglie vengono cotte per essere bevute; giova anche nel cibo o cruda o cotta o condita; così per le coliche bollita nell'issopo e bevuta col vino

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[137] sic et sanguinem sistit interiorem et narium indita iis; sic et conlutis dentibus prodest

auribus quoque in dolore sucus infunditur, custodito, ut diximus, modo in silvestri, contra tarditatem vero sonitusque cum rosaceo vel cum laureo oleo aut cum vino et melle

[138] sucus et phreneticis ex aceto tritae instillatur in tempora et cerebrum

adiecerunt aliqui et serpyllum et alurum, inlinentes capita et colla

dederunt et lethargicis ex aceto olfaciendum et comitialibus bibendum decoctae sucum in cyathis IIII; ante accessiones, quarum frigus intolerabile est, alsiosisque et crudam in cibo

[139] urinam quoque vel cruentam pellit, feminarum etiam purgationes secundasque et iam emortuos partus, ut Hippocrati videtur, ex vino dulci nigro pota

itaque inlitam et vulvarum causa et suffire iubet
[137] Così ferma anche il sangue interno e delle narici inserita in esse; così giova anche ai denti irrorati

Il succo è infuso anche nelle orecchie durante il dolore, conservato, come abbiamo detto, nel modo di quella selvatica, invece contro la difficoltà e il ronzio con olio di rosa o con olio di alloro o con vino e miele

[138] Il succo di quella tritata è colato con l'aceto anche sulle tempie e sul capo ai malati di menti

Alcuni aggiunsero anche il serpillo e l'alloro, ungendo le teste e i colli

Lo dettero anche ai malati di catalessi da odorare con l'aceto e il succo di quella decotta da bere agli epilettici con la dose di quattro ciati; prima degli accessi, di cui è insopportabile il freddo, e agli infreddoliti anche cruda nel cibo

[139] Favorisce anche l'urina pure sanguigna, anche le mestruazioni delle donne e i parti favorevoli e i parti già morti, come sembra ad Ippocrate, bevuta con vino nero dolce

Quindi consiglia che sia spalmata e anche di fare suffumigi a vantaggio degli organi femminili
Diocles et cardiacis inponit ex aceto et melle cum farina hordeacia et contra ileum decocta farina in oleo velleribus collecta

multi vero et contra purulentas excreationes siccae drachmas duas, sulpuris unam et dimidiam sumi censent, et contra cruentas ramos III decoctos in vino

[140] datur et dysintericis cum caseo in vino contrita

dederunt et cum bitumine infriatam potioni propter anhelitum, ex alto lapsis seminis III uncias olei libra vinique sextario

inlinitur cum oleo coctis foliis partibus, quas frigus adusserit

si urinam movet, ut Hippocrati videtur, mirum est, quosdam dare velut inhibentem potui contra incontinentiam urinae
Diocle la impone anche ai cardiaci con aceto e miele con farina d'orzo e con farina decotta in olio raccolta in panni di lana contro l'intestino

Molti invece pensano che sono prese due dracme della secca, una e mezza di zolfo contro i catarri purulenti, e tre rami cotti nel vino contro quelli sanguigni

[140] E' data anche ai dissenterici tritata nel vino col formaggio

Dettero anche per pozione quella frantumata col bitume per l'alito, a quelli caduti dall'alto tre once di seme con una libbra di olio e un sestario di vino

Con l'olio con le foglie cotte è spalmata sulle parti, che il freddo aveva bruciato

Se provoca l'urina, come sembra ad Ippocrate, è strano, che alcuni la diano da bere come rimedio contro l'incontinenza dell'urina

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[141] psoras et lepras cum melle et alumine inlita emendat, item vitiligines, verrucas, strumas et similia cum trychno et adipe suillo ac taurino sebo, ignem sacrum ex aceto et oleo vel psimithio, carbunculum ex aceto; nonnulli laserpicium una inlini iubent, sine quo epinyctidas pusulas curant

inponunt et mammis turgentibus decoctam et pituitae eruptionibus cum cera, testium vero epiphoris cum ramis lauri teneris, [142] adeo peculiari in visceribus his effectu, ut silvestri ruta cum axungia vetere inlitos ramices sanari prodant, fracta quoque membra semine trito cum cera inposito

radix rutae sanguinem oculis suffusum et toto corpore cicatrices aut maculas inlita emendat
[141] Spalmata con miele e allume toglie le scabbie e le lebbre, anche le vitiligini, le verruche, le scrofole e simili con erba morella e grasso suino e sego di toro, l'erpes con aceto e olio o biacca, il carbonchio con aceto; alcuni consigliano che sia spalmato il laser pizio insieme, senza il quale curano le fistole lacrimali

Mettono anche quella cotta sopra le mammelle che si gonfiano e con la cera per le eruzioni del catarro, invece con rami teneri di lauro per i flussi dei testicoli, [142] con effetto di tanto particolare in questi visceri, che giovano essere curate le ernie unte nella ruta selvatica con sugna vecchia, anche le membra fratturate col seme tritato applicato con la cera

La radice della ruta toglie il sangue diffuso negli occhi e le cicatrici in tutto il corpo o spalmata le macchie

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