Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 13, Paragrafi 01-28

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 13, Paragrafi 01-28

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 13, Paragrafi 01-28

[1] Hactenus in odoribus habent pretia silvae, erantque per se mira singula, iuvitque luxuria omnia ea miscere et e cunctis unum odorem facere: ita reperta sunt unguenta

[2] quis primus invenerit non traditur

Iliacis temporibus non erant, nec ture supplicabatur: cedri tantum et citri, suorum fruticum, et in sacris fumo convolutum nidorem verius quam odorem noverant, iam rosae suco reperto; nominatur enim hic quoque in olei laude

[3] unguentum Persarum gentis esse debet

illi madent eo et accersita commendatione inluvie natum virus extinguunt

primum, quod equidem inveniam, castris Darii regis expugnatis in reliquo eius appartu Alexander cepit scrinium unguentorum

postea voluptas eius a nostris quoque inter lautissima atque etiam honestissima vitae bona admissa est, honosque et ad defunctos pertinere coepit
[1] Fin qui i boschi acquistano valore riguardo ai profumi, ciascuno di per sé era straordinario, e il lusso pretese di mescolare tutti questi e fare con tanti un solo odore: così furono scoperti i profumi

[2] Non è tramandato chi per primo l'abbia inventato

Ai tempi di Ilio non c'erano, né si sacrificava con l'incenso: solo cedri e limoni, dei loro arbusti, e nei riti sacri conoscevano l'odore misto al fumo più giustamente che il profumo, mentre era già stato scoperto l'estratto della rosa; infatti è nominato anche questo nell'elogio dell'olio

[3] Il profumo deve essere (una scoperta) della popolazione dei Persiani

Quelli grondano di esso e capito il vantaggio eliminano il tanfo nato dalla sporcizia

Dapprima, quello che io certo appuro, Alessandro, dopo aver espugnato l'accampamento del re Dario, prese uno scrigno di profumi dal suo equipaggiamento abbandonato

Poi il suo godimento fu ammesso anche da noi fra le cose più gradite e anche fra i beni più dignitosi della vita, e l'onore cominciò a riguardare anche i defunti
quapropter plura de eo dicemus

quae ex his non erunt fruticum, ad praesens nominibus tantum indicabuntur, natura vero eorum suis redditur locis

[4] Unguentis cognomina dedere aliis patriae, aliis suci, aliis arbores, aliis causae, primumque id scire convenit, mutatam auctoritatem et saepius transisse gloriam

laudatissimum fuit antiquitus in Delo insula, postea Mendesium

nec mixtura et compositione tantum hoc accidit, sed iidem suci varie alibi atque alibi praevaluere aut degeneravere

[5] irinum Corinthi diu maxime placuit, postea Cyzici, simili modo rhodinum Phaseli, quam gloriam abstulere Neapolis, Capua, Praeneste
Per cui diremo diverse cose su esso

Quelli fra essi che non saranno degli arbusti, saranno indicati al momento solo con i nomi, invece la loro natura è trattata a suo luogo

[4] Le denominazioni ai profumi le dettero ad alcuni i luoghi d'origine, ad altri le essenze, ad altri gli alberi, al altri le circostanze, e dapprima conviene sapere ciò, che il prestigio cambiato molto spesso ha mutato anche la fama

Anticamente il più apprezzato fu nell'isola di Delo, poi il mendesio

Né solo con la mescolanza e la composizione avviene ciò, ma le stesse essenze variamente in un luogo e in un altro prevalsero o retrocessero

[5] A lungo piacque soprattutto l'iris di Corinto, poi di Cizico allo stesso modo quello di rosa di Faselo, a cui Napoli, Capua, Preneste tolsero fama
crocinum (in) Solis Ciliciae diu maxime laudatum est, mox Rhodi, oenanthium in Cypro, post Adramytteo, amaracinum in Coo, postea eodem loco praelatum est melinum, cyprinum in Cypro, deinde in Aegypto, ubi Mendesium et metopium subito gratius fatum est

[6] mox haec abstulit Phoenice et cyprini laudem Aegypto reliquit

Panathenaicum suum Athenae perseveranter optinuere

fuerat et pardalium in Tarso, cuius etiam conpositio et mixtura oblitterata est

narcissinum quoque eo flore narcisso desiit conponi

[7] ratio faciendi duplex, sucus et corpus: ille olei generibus fere constat, hoc odorum, haec stymmata vocant, illa hedysmata

tertius inter haec est colos multis neglectus; huius causa adduntur cinnabaris et anchusa

sal adspersus olei naturam coercet

quibus anchusa adiecta est, sal non additur
Il croco di Soli della Cilicia fu a lungo lodato moltissimo, poi quello di Rodi, l'enanzio a Cipro, dopo quello ad Adramitto, la maggiorana a Coo, poi nello stesso luogo fu preferito il cotognato, il ciprino a Cipro, poi in Egitto, dove il mendesio e il metopio subito si presentò più gradito

[6] Poi la Fenicia portò via questi e lasciò all'Egitto la fama del ciprino

Atene conservò il suo panatenaico con perseverazione

A Tarso c'era stato anche il pardalio, di cui è stata dimenticata la composizione e la mescolanza

Smise di essere fatto anche il narcissino dal fiore del narciso

[7] Duplice l'elemento del realizzarlo, il succo e il corpo: quello risulta di solito di tipi di olio, questo di essenze, chiamano queste stimmati, quelli edismati

Terzo fra questi è il colore trascurato da molti; a causa di questo sono aggiunti cinabro e borrana

Il sale cosparso coagula la natura dell'olio

In questi casi è aggiunta la borrana, non è unito il sale

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 31, Paragrafi 08-41
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 31, Paragrafi 08-41

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 31, Paragrafi 08-41

resina aut cummis adiciuntur ad continendum odorem in corpore; celerrime is evanescit atque defluit, si non sunt haec addita

[8] unguentorum expeditissimum fuit primumque, ut verisimile est, e bryo et balanino oleo, de quibus supra diximus et increvit deinde Mendesium balanino, resina, murra, magisque etiamnum metopium

oleum est amygdalis amaris expressum in Aegypto, cui addidere omphacium, cardamomum, iuncum, calamum, mel, vinum, murram, semen balsami, galbanum, resinam terbinthinam

[9] e vilissimis quidem hodieque est ob id creditum et id e vetustissimis esse quod constat oleo myrteo, calamo, cupresso, cypro, lentisco, mali granati cortice

sed divulgata maxime unguenta crediderim rosa, quae plurima ubique gignitur

itaque simplicissima rhodini mixtura diu fuit additis omphacio, flore rosae, crocino, cinnabari, calamo, melle, iunco, salis flore aut anchusa, vino
Sono aggiunti resina o gomma per trattenere l'odore sul corpo; esso svanisce molto velocemente ed evapora, se non sono aggiunte queste cose

[8] Il più veloce dei profumi e il primo si ottenne , come è verosimile, dal brio e dall'olio di ghianda, di cui abbiamo parlato sopra e poi si sviluppò il mendesio con olio di ghianda,resina, mirra, e ancor più il metopio

L'olio è spremuto dalle mandorle amare in Egitto, a cui aggiungere agresto, cardamomo, giunco,canna, miele, vino, mirra, seme di balsamo, galbano, resina di terebinto

[9] Certo oggi è fra i materiali molto comuni - per ciò ritenuto anche questo essere fra i più antichi- che risulta di olio di mirto, canna, cipresso, ligustro, lentisco, corteccia di mela granata

Ma riterrei soprattutto diffusi i profumi di rosa, che nasce abbondante dovunque

Perciò la mescolanza del profumo di rosa fu a lungo molto semplice con aggiunte di agresto, fiore di rosa, zafferano, cinabro, canna, miele, giunco, sale di prima scelta o borrana, vino
[10] similis ratio et in crocino additis cinnabari, anchusa, vino

similis et in sampsuchino admixtis omphacio, calamo

optimum hoc in Cypro, Mytilenis, ubi plurima sampsuchus

miscentur et vilora genera olei e myrto, lauru, quibus additur sampsuchum, lilium, faenum Graecum, murra, casia, nardum, iuncus, cinnamomum

[11] e malis quoque cotoneis et strutheis fit oleum, ut dicemus, melinum, quod in unguenta transit admixtis omphacio, cyprino, sesamino, balsamo, iunco, casia, habrotono

susinum tenuissimum omnium est; constat ex liliis, balanino, calamo, melle, cinnamo, croco, murra; [12] et dein cyprinum ex cypro et omphacio et cardamomo, calamo, aspalatho, habrotono; aliqui et cyperum addunt et murram et panacem

hoc optimum Sidone, mox Aegypto

si non addatur sesminum oleum, durat et quadriennio; excitatur cinnamomo
[10] Uguale metodo anche per lo zafferano con aggiunte di cinabro, borrana, vino

Uguale anche per il sambuco con mescolanze di agresto, canna

Ottimo questo a Cipro, Mitilene, dove il sambuco (è) frequente

Sono mescolati anche generi più comuni di olio di mirto, alloro, a cui si aggiunge sambuco, giglio, fieno greco, mirra, casia, nardo, giunco, cinnamomo

[11] Anche dalle mele cotogne e dalle strutei si ottiene l'olio, come diremo, di mela, che passa tra i profumi con mescolanze di agresto, ligustro, sesamo, balsamo, giunco, casia, abrotono

Il più delicato di tutti è il profumo di giglio; risulta di gigli, olio di ghianda, canna, miele, cinnamo, zafferano, mirra; [12] poi anche il profumo di ligustro dal ligustro e agresto e cardamomo, canna, aspalato, abrotono; alcuni aggiungono anche cipero e mirra e panacea

Questo ottimo a Sidone, poi in Egitto

Se non si sia aggiunto olio di sesamo, dura anche per quattro anni; è rinforzato col cinnamomo

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 25, Paragrafi 141-150
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 25, Paragrafi 141-150

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 25, Paragrafi 141-150

[13] telinum fit ex oleo recenti, cypiro, calamo, meliloto, faeno Graeco, melle, maro, amaraco

hoc multo erat celeberrimum Menandri poetae comici aetate; postea successit propter gloriam appellatum megalium, ex oleo balanino, calamo, iunco, xylobalsamo, casia, resina

huius proprietas ut ventiletur in coquendo, donec desinat olere; rursus refrigeratum odorem suum capit

[14] singuli quoque suci nobilia unguenta faciunt: in primis malobathrum, postea iris Illyrica et Cyzicena amaracus, herbarum utraque

vel pauca his et alia alii miscent; qui plurima, alterutri mel, salis florem, omphacium, agni folia, panacem

[15] externa omnia et prodigiosa cinnamomino pretia: adicitur cinnamo balaninum oleum, xylobalsamum, calamus, iunci, balsami semina, murra, mel odoratum

unguentorum hoc crassissimum

pretia ei a XXXV ad CCC
[13] Il telino si ottiene da olio fresco, cipero, canna, meliloto, fieno greco, miele, maro, maggiorana

Questo era di molto il più famoso all'epoca del poeta comico Menandro; poi subentrò quello denominato megalio per la fama, dall'olio di ghianda, canna, giunco, silo balsamo, casia, resina

Sua caratteristica che sia ventilato nella cottura, finché smette di profumare; rinfrescato prende nuovamente il suo odore

[14] Anche i singoli estratti fanno notevoli profumi: tra i primi il malobatro, poi l'iris dell'Illiria e la maggiorana di Cizico, entrambe delle erbe

Alcuni mescolano a questi anche poche altre cose; (ci sono quelli) che (ne mettono) diverse, alternativamente miele, sale di prima scelta, agresto, agrifoglio, panacea

[15] Tutti prodotti stranieri e prodigioso il valore per il profumo di cinnamomo: è aggiunto al cinnamo olio di ghianda, silo balsamo, canna, giunchi, semi di balsamo, mirra, miele profumato

Questo il più grasso dei profumi

Per esso prezzi da 35 a 300 denari
nardinum sive foliatum constat omphacio aut balanino, iunco, costo, nardo, amomo, murra, balsamo

[16] in hoc genere conveniet meminisse herbarum, quae nardum Indicum imitarentur, species VIIII a nobis esse dictas: tanta materia adulterandi est

omnia autem acutiora fiunt costo, amomo, quae maxime naris feriunt, crassiora murra suavioraque, medicinae autem utiliora croco, acerrima per se amomo; hoc et capitis dolores facit

quidam satis habent adspergere quae sunt pretiosissima ceteris decoctis, inpendio parcentes, sed non est eadem vis nisi una decoctis

[17] murra et per se unguentum facit sine oleo, stacte dumtaxat, alioqui nimiam amaritudinem adfert

cyprino viride fit, susino unguinosum, Mendesio nigrum, rhodino candidum, murra pallidum

haec sunt antiquae inventionis genera et postea officinarum furta
Il profumo di nardo o foliato rosulta di agresto o olio di ghianda, giunco, costo, nardo, amomo, mirra, balsamo

[16] In questo genere converrà ricordarsi delle erbe, che imiterebbero il nardo indiano, esserne state citate da noi 9 specie: tanta è la materia del sofisticare

Tutti poi diventano più intensi col costo, l'amomo, che colpiscono soprattutto le narici, più grassi e più piacevoli con la mirra e anche più utili alla medicina con il croco, molto aspri di per sé con l'amomo; questo causa anche dolori di testa

Alcuni ritengono sufficiente spruzzare quelli che sono i più preziosi sugli altri decotti, che fanno risparmiare nel costo, ma l'effetto non è lo stesso se non cotti insieme

[17] La mirra anche di per sé fa un profumo senza olio, purché (sia) quella stacte, altrimenti produce troppa asprezza

Col rame diventa verde, con l'estratto di giglio oleoso, col mendesio nero, con l'estratto di rosa bianco, con la mirra chiaro

Questi sono i tipi di invenzione antica e dopo inganni dei laboratori

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 06, Paragrafi 89-103
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 06, Paragrafi 89-103

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 06, Paragrafi 89-103

Nunc dicetur cumulus ipse deliciarum et summa auctoritas rei

[18] ergo regale unguentum, appellatum quoniam Parthorum regibus ita temperatur, constat myrobalano, costo, amomo, cinnamo comaco, cardamomo, nardi spica, maro, murra, casia, styrace, ladano, opobalsamo, calamo iuncoque Syriis, oenanthe, malobathro, serichato, cypro, aspalatho, panace, croco, cypiro, amaraco, loto, melle, vino

nihilque eius rei causa in Italia victrice omnium, in Europa vero tota praeter irim Illyricam et nardum Gallicum gignitur

nam vinum et rosa et myrti folia oleumque communia fere omnium terrarum intellegantur

[19] Siccis odoribus constant quae diapasmata vocantur

nam faecem unguenti magma appellant

inter omnes potentissimus odor quisque novissime additur
Ora sarà trattato lo stesso culmine delle raffinatezze e la somma importanza dell'argomento

[18] Dunque il profumo regale, denominato perché così è preparato per i re dei Parti, consta di mirobalano, costo, amomo, cinnamo con cannella, cardamomo, spiga di nardo, maro, mirra, casia, stirace, laudano, opobalsamo, canna e giunco di Siria, enante, malobatro, sericato, ligustro, aspalato, panacea, zafferano, cipero, maggiorana, loto, miele, vino

E niente di sua utilità nasce in Italia pur vincitrice di tutti, nemmeno in tutta l'Europa tranne l'iris illirica e il nardo delle Gallie

Infatti il vino e la rosa e la foglia del mirto e l'olio sono considerati elementi comuni di quasi tutte le terre

[19] Quelle che sono dette polveri profumate risultano di profumi secchi

Infatti chiamano depositi la feccia del profumo

Fra tutti l'odore più forte quello che è aggiunto più di recente
unguenta optime servantur in alabastris, odores in oleo, quod diuturnitati eorum tanto utilius quanto pinguius, ut ex amygdalis

et ipsa unguenta vetustate meliora

sol inimicus iis, quam ob rem in umbra conduntur plumbeis vasis

experimentum eorum inversa manu capitur, ne carnosae partis calor vitiet

[20] Haec est materia luxus e cunctis maxime supervacui

margaritae enim gemmaeque ad heredem tamen transeunt, vestes prorogant tempus: unguenta ilico expirant ac suis moriuntur horis

summa commendatio eorum ut transeuntem feminam odor invitet etiam aliud agentis

exceduntque quadringenos denarios librae: tanti emitur voluptas aliena; etenim odorem qui gerit, ipse non sentit

[21] si tamen et haec aliqua differentia signanda sunt, in M
I profumi si conservano benissimo in recipienti di alabastro, le essenze nell'olio, il quale tanto più utile alla loro conservazione quanto più grasso, come (quello) dalle mandorle

E gli stessi profumi migliori con l'età

Il sole un nemico per loro, perciò sono conservati all'ombra in vasi di piombo

La loro verifica è fatta sul dorso della mano, affinché il calore della parte carnosa non alteri

[20] Questo è massimamente fra tutte le cose oggetto del lusso superfluo

Infatti le perle e le gemme almeno passano all'erede, gli abiti durano nel tempo: i profumi evaporano all'istante e muoiono secondo le loro durate

Il massimo loro elogio che l'odore attira verso una donna che passa anche chi sta facendo altro

E superano i quattrocento denari a libbra: a tanto si compra il piacere altrui; infatti chi porta l'odore, lui stesso non lo sente

[21] Se però anche questi prodotti devono essere designati da qualche differenza, nelle testimonianze di M
Ciceronis monumentis invenitur unguenta gratiora quae terram quam quae crocum sapiant, quando etiam corruptissimo in genere magis tamen iuvat quaedam ipsius vitii severitas

sed quosdam crassitudo maxime delectat, spissum appellantes, linique iam, non solum perfundi, gaudent

[22] vidimus etiam vestigia pedum tingui, quod monstrasse M

Othonem Neroni principi ferebant, quaeso ut qualiter sentiretur iuvaretque ab ea parte corporis

nec non aliquem e privatis audivimus iussisse spargi parietes balnearum unguento atque Gaium principem solia temperari ac, ne principale videatur hoc bonum, et postea quendam e servis Neronis
Cicerone si trova che (sono) più graditi i profumi che sanno di terra che quelli di croco, dal momento che anche in una stirpe molto corrotta giova di più tuttavia una certa limitazione del vizio stesso

Ma l'untuosità diletta soprattutto alcuni, che la chiamano densità, e ormai godono di essere spalmati, non solo cosparsi

[22] Abbiamo visto essere cosparse anche le piante dei piedi, cosa che dicevano che M

Ottone aveva mostrato all'imperatore Nerone, di grazia in che modo affinché si sentisse e giovasse in quella parte del corpo

E abbiamo sentito che qualcuno fra i privati aveva ordinato che fossero cosparse di profumo le pareti dei bagni e che l'imperatore Gaio cospargeva le tinozze e, affinché questo bene non sembri imperiale, dopo anche qualcuno fra i servi di Nerone
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 35, Paragrafi 01-71

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 18, Paragrafi 1-55

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 07, Paragrafi 01 - 16

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 30, Paragrafi 42-115

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 02, Paragrafi 14-29

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 33, Paragrafi 29-101