Orazio, Odi: Libro 02, carme 17

Orazio, Odi: Libro 02, carme 17

Latino: dall'autore Orazio, opera Odi parte Libro 02, carme 17
Cur me querelis exanimas tuis Perché mi strappi l'anima con i tuoi lamenti
Nec dis amicum est nec mihi te prius obire, Maecenas, mearum grande decus columenque rerum Né a me né agli dei piace che tu te ne vada prima di me, o Mecenate,grande decoro e difesa delle mie sorti
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Orazio, Odi: Libro 01, carme 37
Orazio, Odi: Libro 01, carme 37

Latino: dall'autore Orazio, opera Odi parte Libro 01, carme 37

te meae si partem animae rapit maturior vis, quid moror altera, nec carus aeque nec superstes integer se una violenza prematura rapisce te, parte della mia anima, per quale motivo io, l'altra parte,esito, non ugualmente caro e non più,ancora vivo, integro
Ille dies utramque ducet ruinam Quel giorno porterà alla rovina di entrambi

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Orazio, Odi: Libro 01, carme 23
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Latino: dall'autore Orazio, opera Odi parte Libro 01, carme 23

Non ego perfidum dixi sacramentum: ibimus, ibimus,utcumque praecedes, supremum carpere iter comites parati Io non ho pronunciato un falso giuramento: andremo, andremo, in qualsiasi attimo mi precederai, come compagni pronti a cominciare il viaggio
Me nec Chimerae spiritus igneae nec si risurgat entimanus Gyas divellet umquam: sic potenti Iustitiae placitumque Parcis Mai mi separerà da te né il soffio della Chimera di fuoco né se risorgesse il Centimano Gie: così stabilirono la potente Giustizia e le Parche

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Orazio, Odi: Libro 02, carme 10
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Latino: dall'autore Orazio, opera Odi parte Libro 02, carme 10

Seu Libra seu me Scorpios aspicit formidolosus, pars violentior natalis horae, seu tyrannus Hesperiae Capricornus undae, utrumque nostrum incredibili modo consentit astrum Sia che la Bilancia o lo spaventoso Scorpione o il Capricorno tiranno del mar Tirreno abbia influsso su di me, come parte dominante della mia ora natale, entrambe le nostre costellazioni concordano in modo incredibile
Te Iovis impio tutela Saturno refulgens eripuit volucrisque fati tardavit alas, cum populus frequens laetum theatris ter crepuit sonum;me truncus inlapsus cerebro sustulerat,nisi Faunus ictum dextra levasset, Mercurialium custos virorum L'astro protettivo di Giove che splende ti ha salvato dall'empio Saturno e ha frenato le ali del fato alato, quando il popolo, accorrendo numeroso, fece risuonare tre volte nel teatro un lieto applauso; un tronco caduto sulla mia testa mi avrebbe portato via, se Fauno, protettore degli uomini sacri a Mercurio,con la mano destra non avesse attutito il colpo
Reddere victimas aedemque votivam memento: nos humilem feriemus agnam Ricorda di offrire vittime e un tempietto votivo:io immolerò un'umile agnella