Nell’Egitto dei Faraoni il nero è legato alla dimensione fecondante della terra

nell’Egitto dei Faraoni il nero è legato alla dimensione fecondante della terra

nei riti funebri assicura il passaggio del defunto nell'aldilà. è un nero benefico, segno o promessa di rinascita. la maggior parte delle divinità che si trovano in relazione con la morte sono dipinte di nero, come nel caso di Anubi, il Dio sciacallo-imbalsamatore che accompagna il defunto fino alla tomba

colore della notte e delle tenebre, colore delle viscere della terra e del mondo sotterraneo, il nero è anche il colore della morte. Fin dal neolitico, le pietre nere sono associate al rito funebre, a volte accompagnate da statuette e oggetti di colore molto scuro. Lo stesso accade in epoche storiche in tutto il vicino Oriente nell'Egitto faraonico. Questo nero ctonio non è ancora diabolico, né malefico, al contrario è legato alla dimensione feconda della terra e per il defunto, di cui assicura il passaggio verso l'aldilà, e un nero benefico, il segno o la promessa di una rinascita

il Dio Anubi: pittura e geroglifici all'interno della tomba di Inerka. Tebe XII a.C. il Dio Anubi: pittura e geroglifici all’interno della tomba di Inerka. Tebe XII a.C.

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