Luigi Pirandello, opere e poetica: riassunto

Luigi Pirandello, opere e poetica: riassunto

Pirandello è uno degli autori di maggior successo della letteratura europea e mondiale

La sua notorietà è dimostrata anche dal gran numero di parole coniate in suo onore:

•    Pirandelliano: paradossale

•    Pirandellismo: atteggiamento di una persona che riflette su ogni cosa

•    Dubbi pirandelliani: qualcuno che ha una crisi di identità (Il Fu Mattia Pascal)

Relativismo (crisi delle ideologie, Beckett, Kafka)

In Pirandello il relativismo è un aspetto fondamentale, sia dal punto di vista conoscitivo (non ci sono certezze per quanto riguarda la conoscenza, vi sono tante verità quante interpretazioni), che dal punto di vista etico.

La sua forma mentis era difatti portata ad un relativismo assoluto, era sospettoso delle apparenze e sentiva una perenne tensione che lo portava a voler superarle: il suo era un

atteggiamento anti fideistico, che metteva in discussione ogni certezza.

Per questa ragione possiamo considerarlo come lo scrittore che maggiormente si avvicina alle Avanguardie europee.

Dialettica vita/forma. Per Pirandello la realtà sfugge ad ogni interpretazione deterministica, univoca.

Ciò perché la realtà è in movimento (legame con Bergson e Binet), è un continuo fluire in cui si mescolano realtà ed apparenza, realtà e finzione, realtà e maschera.

La vita secondo Pirandello è un fluire e noi siamo immersi in questo movimento, ma se vogliamo avere relazioni con gli altri dobbiamo rapprendere questa mobilità in una maschera (quando sono immerso nel fluire della vita l'identità è continuamente mutevole). Per questo motivo abbiamo necessità delle maschere, non possiamo vivere secondo il nostro io, ma nel momento in cui ce le togliamo siamo più libero (Carriola)

Ogni individuo aspira ad un'identità psicologica stabile, ma questa è un'aspirazione fallimentare. Oltre a ciò, l'uomo deve attraversare da solo la vita perché le relazioni sono fittizie (si conosce solo una maschera altrui).

La meccanica ripetitività di alcuni gesti è un altro elemento importante: un esempio è il treno ha fischiato, dove subentra un evento casuale che fa uscire da una vita ripetuta meccanicamente e ci si vede vivere. Tale dialettica vita/forma non è conciliabile, esse si oppongono necessariamente (o vivi o ti lasci vivere), diversamente dal classicismo in cui l'arte illimpidisce le tensioni secondo Pirandello l'arte deve ingigantirle, renderle incompatibili (anticlassico).

Differenza personaggio (stato invivibile dei personaggi in cerca d'autore)/persona (dal latino vuole dire "maschera")

La critica della civiltà delle macchine

Egli sottolinea il pericolo della civiltà delle macchine che si sta imponendo ("Quaderni di Serafino Gubbio operatore", sul cinema), che alimenta il divario tra uomo e natura. È per l'appunto critico nei confronti della moderna civiltà di cui comprende l'alienabile essenza (uomo sente che fra sé e la natura c'è la civiltà).

La ragione corrosiva. Pirandello è siciliano e ha vissuto il Verismo (collegato al positivismo, che ha fiducia nel dato positivo, nella ragione attraverso cui posso conoscere i meccanismi causa/effetto), tuttavia il suo atteggiamento verso la ragione è differente.

La ragione è corrosiva: Pirandello demolisce ogni credenza, fiducia rispetto al valore oggettivo della conoscenza umana e alla centralità ed unicità dell'io (legame con i maestri del sospetto e con la caduta dell'antropocentrismo del "Dialogo di un folletto e di uno gnomo").