Livio, Ab urbe condita: Libro 45; 23 - 44, pag 3

Livio, Ab urbe condita: Libro 45; 23 - 44

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 45; 23 - 44

Itaque haud secus, quam si in Capitolio immolaturus esset, sacrificium amplius solito apparari iussit

Ita peragrata Graecia, ut nihil eorum, quae quisque Persei bello privatim aut publice sensisset, inquireret, ne cvius metu sollicitaret animos sociorum, Demetriadem cum (comitatu) revertit

In itinere sordidata turba Aetolorum occurrit; mirantique et percunctanti, quid esset, defertur quingentos quinquaginta principes ab Lycisco et Tisippo, circumsesso senatu per milites Romanos, missos (ab) A Baebio, (praefecto) praesidii, interfectos, alios in exilium actos esse, bonaque eorum, qui interfecti essent, et exulum possideri
Pertanto non diversamente che se si apprestasse ad immolare in Campidoglio, fece prepa rare un sacrificio più sontuoso del solito

Così, percorsa tutta la Grecia, senza l'intenzione di indagare quali fos sero stati i sentimenti di ognuno nella vita privata e pubblica durante la guerra contro Perseo, per non preoc cupare gli animi degli alleati con qualche timore, fece ritorno a Demetriade

Strada facendo gli venne incontro una folla di Etoli in abiti da lutto; stupitosi e domandan done la ragione, gli vien rivelato che cinquecentocinquanta ragguardevoli cittadini erano stati uccisi per mano di Licisco e Tisippo, dopo che era stato circondato il senato con soldati romani, inviati da A Bebio, (comandante) del presidio, e che altri erano stati cacciati in esilio, mentre i beni tanto degli uccisi quanto degli esuli erano in possesso degli esecutori
Iussis, qui arguebantur, Amphipoli adesse ipse convento Cn Octavio Demetriade, postquam fama accidit traiecisse iam mare decem legatos, omnibus aliis omissis Apolloniam ad eos pergit

Quo cum Perseus obviam Amphipoli omni solutus custodia processissetid diei iter est, ipsum quidem benigne (ad)locutus est; ceterum postquam in castra ad Amphipolim venit, graviter increpuisse traditur C Sulpicium, primum quod Persea tam procul a se vagari per provinciam passus esset, deinde quod adeo indulsisset militibus, ut nudare tegulis muros urbis ad tegenda hibernacula sua pateretur; referrique tegulas et refici detecta, sicut fuerant, iussit
Dato l'ordine a quelli che erano incolpati della strage di presentarsi ad Amfipoli, egli dopo essersi incontrato con Cn Ottavio a Demetriade, poiché gli giunse all'orecchio che avevano già effettuato la traversata per mare i dieci membri della commissione, messa da parte ogni altra cura, andò loro incontro ad Apollonia

Essendosi spinto sin là incontro a lui Perseo da Amfipoli, poiché era esente da qualsiasi sorveglianza, la distanza è di un giorno di marcia, a lui Paolo si rivolse con benevolenza; ma ritornato agli accatnpamenti presso Amfipoli, si dice che redarguisse vio lentemente C Sulpicio, prima di tutto perché aveva permesso a Perseo così ampi spostamenti per il territorio di sua competenza e poi perché era stato tanto debole coi soldati da consentire ad essi di sottrarre le tegole alle mura della città per ricoprirne le loro baracche; fece riportare le tegole dove si trovavano e ricostruire le parti scoperte delle mura, come erano prima
Et Persea quidam cum maiore filio Philippo traditos A Postumio in custodiam misit; filiam cum minore filio a Samothrace accitos Amphipolim omni liberali cultu habuit

[29] Ipse, ubi dies venit, quo adesse Amphipoli denos principes civitatium iusserat litterasque omnis, quae ubique depositae essent, et pecuniam regiam conferri, cum decem legatis circumfusa omni multitudine Macedonum in tribunali consedit

Adsuetis regio imperio tamen novi in(perii) formam terribilem praebuit tribunal, summoto aditus, praeco, accensus, insueta omnia oculis auribusque, quae vel socios, nedum hostis victos terrere possent

Silentio per praeconem facto Paulus Latine, quae senatui, quae sibi ex consilii sententia visa essent, pronuntiavit
E Perseo e il suo primo genito Filippo li affidò ad A Postumio ponendoli sotto sorveglianza; la figlia e il figlio minore li fece venire da Samotracia ad Amfipoli e li trattò con ogni generosa cortesia

[29] Il console, giunto il giorno in cui aveva ordinato ai dieci cittadini più in vista di ogni città di presentarsi ad Amfipoli e di portare tutti i documenti, dovunque fossero depositati e il denaro destinato al re, insieme con i dieci commissari si pose a sedere sulla tribuna, mentre tutto intorno si accalcava la folla dei Macedoni

Pur abituata alla sovranità dei re, tuttavia quel nuovo aspetto di essa le fornì un'immagine di indicibile spavento, la tribuna, l'ingresso dei magistrati dopo che i littori avevano fatto largo tra la calca, il banditore, il messo, uno spet tacolo nel suo insieme insolito alla vista e all'udito, capace di atterrire persino alleati, e tanto più dunque nemici vinti in guerra

Imposto il silenzio per mezzo del ban ditore, Paolo in latino annunziò le decisioni del senato e sue, prese in conformità del parere della commissione

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Livio, Ab urbe condita: Libro 02 ;  11 - 24
Livio, Ab urbe condita: Libro 02 ; 11 - 24

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 02 ; 11 - 24

Ea Cn Octavius praetor nam et ipse aderatinterpretata sermone Graeco referebat: omnium primum liberos esse iubere Macedonas, habentis urbes easdem agrosque, utentes legibus suis, annuos creantis magistratus; tributum dimidium eius, quod pependissent regibus, pendere populo Romano

Deinde in quattuor regiones dividi Macedoniam: unam fore et primam partem quod agri inter Strymonem et Nessum sit amnem; accessurum huic parti trans Nessum ad orientem versum, qua Perseus tenuisset, vicos, castella, oppida, praeter Aenum et Maroneam et Abdera; cis Strymonem autem vergentia ad occasum, Bisalticam omnem cum Heraclea, quam Sinticen appellant
E le sue parole il pretore Cn Ottavio - era presente anche lui - ripeteva traducendole in greco: prima di ogni altra cosa volevano che i Macedoni fossero liberi, conservando le stesse città e gli stessi territori, servendosi delle proprie leggi e creando ogni anno i loro magistrati; la metà del tributo, che avevano pagato ai re, dovevano corrisponderla al popolo Romano

Poi la Macedonia doveva esser divisa in quattro regioni: una parte, e cioè la prima, costituita dal territorio fra i fiumi Strimone e Nesso; cui andava aggiunto il territorio oltre il Nesso verso est, dove Persco aveva esteso il suo dominio con tutti i villaggi, fortezze, citta fortificate, ad esclusione di Eno, Maronea, ed Abciera; al di qua dello Strimone, verso ovest, l'intera Bisaltica con Eraclea detta Sintice
Secundam fore regionem, quam ab ortu Strymo amplecteretur amnis, praeter Sinticen, Heracleam et Bisaltas, ab occasuque Axius terminaret fluvius, additis Paeonibus, qui prope Axium flumen ad regionem orientis colerent

Tertia pars facta, quam Axius ab oriente, Peneus amnis ab occasu cingunt; ad septentrionem Bora mons obicitur; adiecta huic parti regio Paeoniae, qua ab occasu praeter Axium amnem porrigitur; Edessa quoque et Beroea eodem concesserunt

Quarta regio trans Boram montem, una parte confinis Illyrico, altera Epiro

Capita regionum, ubi concilia fierent, primae regionis Amphipolim, secundae Thessalonicen, tertiae Pellam, quartae Pelagoniam fecit

Eo concilia suae cuiusque regionis indici, pecuniam conferri, ibi magistratus creari iussit
La seconda regione doveva esserc quella delimitata ad est dal fiume Strimone eccettuata la Sin tice, Eraclea e i Bisalti, e ad occidente aveva per confine il fiume Assio, con aggiunti dei Peoni solo quelli che abitavano vicino all'Assio verso oriente

La terza parte era formata dalla regione delimitata ad est dell'Assio e ad ovest dal fiume Peneo; a nord le si oppone il monte Bora; annessa a questa parte era la regione della Peonia, per quel tratto che si estende da ovest lungo lAssio; ad essa erano aggiunte anche Edessa e Berea

La quarta regione si estendeva di là dal monte Bora, da una parte confinando con lIllirico, dall'altra con l'Epiro

Capitali delle singole regioni, dove si sarebbero tenuti i raduni delle popolazioni, costituì per la prima regione Amfipoli, per la seconda Tessalonica, per la terza Pella e per la quarta Pelagonia

Ordinò che in queste città fossero fissati i raduni di ciascuna regione, le raccolte dei tributi e la elezione dei magistrati

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Livio, Ab urbe condita: Libro 43; 01 - 23

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 43; 01 - 23

Pronuntiavit deinde neque conubium neque commercium agrorum aedificiorumque inter se placere cuiquam extra fines regionis suae esse

Metalla quoque auri atque argenti non exerceri, [nec] ferri et aeris permitti

Vectigal exercentibus dimidium eius inpositum, quod pependissent regi

Et sale invecto uti vetuit

Dardanis repetentibus Paeoniam, quod et sua fuisset et continens esset finibus suis, omnibus dare libertatem pronuntiavit, qui sub regno Persei fuissent

Post non impetratam Paeoniam salis commercium dedit; tertiae regioni imperavit, ut Stobos Paeoniae deveherent, pretiumque statuit

Navalem materiam et ipsos caedere et alios pati vetuit
Dichiarò poi che era stato deciso per tutti il divieto di matrimonio e di reciproci rapporti di commercio in fatto di terreni e di case fuori dei confini della rispettiva regione

Anche lo sfruttamento delle miniere d'oro e d'argento era vietato, non così quello del ferro e del bronzo

Agli appaltatori delle imposte era fissata la metà della tassa che avevano corrisposto al re

Fu proibita anche l'importa zione del sale

Giacché i Dardani rivendicavano la Peonia, sia perché gli era appartenuta, sia perché era con finante con loro, Paolo proclamò che era concessa la libertà a tutti gli ex sudditi di Perseo

Pur non avendo gli dato l'annessione della Peonia, tuttavia permise ai Dar dani il commercio del sale: e ordinò alla, terza regione di trasportarlo a Stobi della Peonia e ne fissò il prezzo

Quanto al materiale per le costruzioni di navi, vietò ad essi di tagliarlo e di permettere ad altri che lo facesse
Regionibus, quae adfines barbaris essentexcepta autem tertia omnes erant, permisit, ut praesidia armata in finibus extremis haberent

[30] Haec pronuntiata primo die conventus varie adfecerunt animos

Libertas praeter spem data adrexit et levatum annuum vectigal; regionatim commercio interruptis ita videri lacerata (Macedonia), tamquam animali in artus alterum alterius indigentis distracto: adeo, quanta Macedonia esset, quam divisui facilis, quam se ipsa quaeque contenta pars esset, Macedones quoque ignorabant

Pars prima Bisaltas habet, fortissimos viros trans Nessum amnem incolunt et circa Strymonem , et multas frugum proprietates et metalla et opportunitatem Amphipolis, quae obiecta claudit omnes ab oriente sole in Macedoniam aditus
Alle regioni confinanti coi barbari - e tutte lo erano, ad eccezione della terza - permise di avere posti di guardia armati, dislocati negli estremi confini

[30] L'annuncio di queste disposizioni nel primo giorno del raduno produsse varie impressioni sugli animi

La libertà concessa contro ogni speranza risollevò gli spiriti e così pure la riduzione dell'imposta annuale; ma poiché erano impediti nel libero traffico da regione a regione sembrava ad essi straziata (la Macedonia), come un essere vivente sezionato nelle sue membra, di cui nessuna può fare a meno delle altre: a tal segno anche i Macedoni non sapevano quanto fosse grande la Macedonia, come facile ad esser divisa, e come ogni sua parte bastante a se stessa

La prima regione comprende i Bisalti, stirpe assai vigorosa - abitano oltre il fiume Nesso e sulle due rive dello Strimone - e vanta molti prodotti speciali, mi niere, e Amfipoli in posizione favorevole alla navigazione, in quanto collocata di fronte alle vie d'accesso da est verso la Macedonia le blocca tutte

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Secunda pars celeberrimas urbes Thessalonicen (et) Cassandream habet, ad hoc Pallenen, fertilem ac frugiferam terram; maritimas quoque opportunitates ei praebent portus ad Toronen ac montem Atho Aeneam(que) et Acanthum, alii (ad Thessaliam) insulamque Euboeam, alii ad Hellespontum opportune versi

Tertia regio nobilis urbes Edessam et Beroeam et Pellam habet et Vettiorum bellicosam gentem, incolas quoque permultos Gallos et Illyrios, inpigros cultores

Quartam regionem Eordaei et Lyncestae et Pelagones incolunt; iuncta his Atintania et Tymphaeis et Elimiotis

Frigida haec omnis duraque cultu et aspera plaga est; cultorum quoque ingenia terrae similia habet

Ferociores eos et accolae barbari faciunt, nunc bello exercentes, nunc in pace miscentes ritus suos
La seconda regione ha per città più popolose Tessalonica (e) Cassandria, ed inoltre una terra fertile e ricca di coltivazioni, Pallene; comodità anche di comunicazioni per mare le offrono i porti, volti in direzio ne di Torone e del monte Ato (e) di Enea e di Acanto, altri (verso la Tessaglia) e l'isola di Eubea, altri ancora verso lEl lesponto, con orientamento assai favorevole

La terza regione conta la famose città di Edessa, Berea e Pella e la bellicosa stirpe dei Vetti ed ancora molti abitanti Galli ed Illiri, agricoltori solerti

La quarta regione è abitata dagli Eordei, Lincesti e Pelagoni; contigue ad essi sono lAtintania e la Timfeide e la Elimiotide

Questa è tutta una zona fredda e difficile a coltivarsi ed aspra: anche l'indole degli abitanti è simile alla natura del suolo

Ancor più fieri li rendono i barbari che abitano intorno, ora tra vagliandoli con la guerra, ora in tempo di pace mescolando con essi le proprie usanze
Divisa itaque Macedonia partium usibus separatis, quanta universa (esset), ostendit

[31] Macedoniae formula dicta cum leges quoque se daturum ostendisset, Aetoli deinde citati

In qua cognitione magis utra pars Romanis, utra regi favisset quaesitum est, quam utra fecisset iniuriam aut accepisset; noxa liberati interfectores; exilium pulsis aeque ratum fuit ac mors interfectis; A Baebius unus est damnatus, quod milites Romanos praebuisset ad ministerium caedis

Hic eventus Aetolorum causae in omnibus Graeciae gentibus populisque eorum, qui partis Romanorum fuerant, inflavit ad intolerabilem superbiam animos et obnoxios pedibus eorum subiecit, quos aliqua parte suspicio favoris in regem contigerat
E così pur divisa la Alacedonia, con la distinzione delle caratteristiche risorse di ciascuna regione, rivelò quanto grande (fosse) nel suo complesso

[31] Dopo aver dato l'ordinamento alla Macedonia e dichiarato che le avrebbe dato anche le leggi, furono invitati poi a comparire gli Etoli

E nella inchiesta che 1i riguardava s'indagò piuttosto quale parte fosse stata per i Romani, quale per i1 re, che non quella che avesse usato la violenza o l'avesse subita; gli uccisori furono pro sciolti da ogni colpa; per gli esiliati si trovò giusta la pena non diversamente che la morte per gli uccisi; il solo A Bebio fu condannato per aver fornito soldati ro mani all'esecuzione della strage

Tale esito del processo etolico fra tutte le genti e popolazioni della Grecia esaltò gli spiriti di quanti erano del partito filoromano, spingen doli ad intollerabile tracotanza e mise sotto i piedi alla loro mercè quelli che eran sfiorati in qualche modo dal sospetto di aver favorito la causa del re

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Tria genera principum in civitatibus erant, duo, quae adulando aut Romanorum imperium aut amicitiam regum sibi privatim opes oppressis faciebant civitatibus; media una (pars) utrique generi adversa libertatem leges(que) tuebatur

His (ut maior) apud suos caritas, ita minor ad externos gratia erat

Secundis rebus elati Romanorum partis eius fautores soli tum in magistratibus, soli in legationibus erant
Tre categorie di capi politici erano nelle città, due che adulando il do minio dei Romani o l'amicizia coi re badavano ai loro inte ressi privati opprimendo le popolazioni; e intermedio era (un partito) che avversando tanto gli uni quanto gli altri mira va a proteggere la libertà (e) le leggi

Costoro (come) godevano di (maggiore) benevolenza fra i connazionali, così incontravano minor favore presso le potenze straniere

Portati in alto dai successi dei Romani, solo i fautori di questo partito entravano allora a far parte delle magi strature o delle ambascerie

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