Livio, Ab urbe condita: Libro 29; 16 - 17

Livio, Ab urbe condita: Libro 29; 16 - 17

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 29; 16 - 17
[16] Altera item res prope aeque longo neglecta silentio relata a M Ualerio Laeuino est qui priuatis conlatas pecunias se ac M Claudio consulibus reddi tandem aequum esse dixit [16] Un secondo problema, trascurato e passato sotto silenzio per un tempo quasi similmente lungo, fu richiamato all'attenzione del senato da M Valerio Levino, che dichiarò che ormai era giunta l'ora di restituire ai privati cittadini il denaro da essi offerto all'erario sotto il consolato suo e di M Claudio
Nec mirari quemquam debere in publica obligata fide suam praecipuam curam esse Nessuno si doveva stupire che egli si preoccupasse molto per un dovere che era stato assunto con la garanzia dello stato
Nam praeterquam quod aliquid proprie ad consulem eius anni quo conlatae pecuniae essent pertineret, etiam se auctorem ita conferendi fuisse inopi aerario nec plebe ad tributum sufficiente A parte il fatto che la questione in un certo senso riguardava direttamente il console di quell'anno in cui il denaro era stato raccolto, si associava la situazione che egli era stato anche il promotore di quel prestito, quando le casse dello stato erano senza contenuto e la plebe non era in condizione di dare un aiuto

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Livio, Ab urbe condita: Libro 21; 01-10
Livio, Ab urbe condita: Libro 21; 01-10

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 21; 01-10

Grata ea patribus admonitio fuit; iussisque referre consulibus decreuerunt ut tribus pensionibus ea pecunia solueretur; primam praesentem ii qui tum essent, duas tertii et quinti consules numerarent I senatori furono grati dell'ammonimento e, invitati i consoli a procedere al risarcimento, decretarono che questo dovesse essere compiuto in tre frazioni: la prima pagata dai consoli al momento in carica, le due rimanenti dai consoli eletti fra due e quattro anni
Omnes deinde alias curas una occupauit postquam Locrensium clades, quae ignoratae ad eam diem fuerant, legatorum aduentu uolgatae sunt In seguito, sovra tutte le altre questioni una sola impensierì i senatori, allorché l'arrivo di una legazione di Locresi diffuse la notizia di quegli scempi di Locri che fino a quel giorno erano stati ignorati

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Livio, Ab urbe condita: Libro 32; 21 - 40
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 32; 21 - 40

Nec tam Plemini scelus quam Scipionis in eo aut ambitio aut neglegentia iras hominum inritauit Non tanto il crimine di Pleminio suscitò lo sdegno dei Romani, quanto la comprensione o la noncuranza di Scipione nei riguardi di lui
Decem legati Locrensium obsiti squalore et sordibus in comitio sedentibus consulibus uelamenta supplicum, ramos oleae, ut Graecis mos est, porgentes ante tribunal cum flebili uociferatione humi procubuerunt I dieci messi dei Locresi, penosi nel loro squallido aspetto, ponendo ai consoli seduti nell'assemblea rami di ulivo fasciati in bende di lana come si addiceva ai supplici, secondo il costume dei Greci, si prostrarono a terra dinanzi alla tribuna con grida lacrimose

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Livio, Ab urbe condita: Libro 39; 31 - 35
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 39; 31 - 35

Quaerentibus consulibus Locrenses se dixerunt esse, ea passos a Q Pleminio legato Romanisque militibus quae pati ne Carthaginienses quidem uelit populus Romanus Ai consoli che domandavano la ragione di ciò, replicarono di essere Locresi e di avere patito dal luogotenente Pleminio e dai soldati romani offese così grandi che il popolo romano non avrebbe voluto infliggere nemmeno ai Cartaginesi
Orare uti sibi patres adeundi deplorandique aerumnas suas potestatem facerent Essi li supplicavano che fosse data a loro la possibilità di essere ammessi in senato per poter piangere le loro disgrazie e i loro dolori

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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 37; 36 - 40

[17] Senatu dato, maximus natu ex iis: 'scio, quanti aestimentur nostrae apud uos querellae, patres conscripti, plurimum in eo momenti esse si probe sciatis et quomodo proditi Locri Hannibali sint et quomodo pulso Hannibalis praesidio restituti in dicionem uestram [17] Poiché fu accordata l'udienza in senato, il più anziano dei portavoce di Locri così parlò: Io so che è molto importante, allo scopo che voi possiate dare un retto giudizio del valore delle nostre lamentele, il conoscere esattamente in che modo Locri fu assegnata ad Annibale ed in che modo, cacciata la guarnigione di Annibale, la città sia ritornata in vostro potere

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