Livio, Ab urbe condita: Libro 28; 40 - 42

Livio, Ab urbe condita: Libro 28; 40 - 42

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 28; 40 - 42

[41] 'Illud te mihi ignoscere, P Corneli, aequum erit, si cum in me ipso nunquam pluris famam hominum quam rem publicam fecerim, ne tuam quidem gloriam bono publico praeponam [41] Sarà legittimo che tu, o Publio Cornelio, mi perdoni del fatto che io, che non ho mai per me stesso tenuto conto del giudizio della gente più che dell'interesse della repubblica, nemmeno la tua gloria io preferisca oggi al bene dello stato
Quamquam si aut bellum nullum in Italia aut is hostis esset ex quo uicto nihil gloriae quaereretur, qui te in Italia retineret, etsi id bono publico faceret, simul cum bello materiam gloriae tuae isse ereptum uideri posset Nondimeno, se in Italia non vi fosse alcuna guerra, o se vi fosse un nemico tale che non si possa trarre alcun merito dalla sua disfatta, colui che trattenesse te in Italia, anche se facesse ciò per il bene pubblico, potrebbe sembrare di averti levato, insieme con la direzione della guerra, anche una possibilità di gloria
Cum uero Hannibal hostis incolumi exercitu quartum decimum annum Italiam obsideat, paenitebit te, P Corneli, gloriae tuae si hostem eum qui tot funerum tot cladium nobis causa fuit tu consul Italia expuleris et, sicut penes C Lutatium prioris Punici perpetrati belli titulus fuit, ita penes te huius fuerit Tuttavia, dal momento che un nemico come Annibale da quattordici anni con l'esercito intatto si arresta in Italia, ti dorresti forse della tua fama, o Publio Cornelio, qualora tu console potessi cacciare dall'Italia quel nemico che fu per noi causa di tante fatali disgrazie e, come già fu titolo di gloria a C Lutazio l'aver posto fine alla prima guerra punica, così potesse essere motivo di grandezza per te concludere la presente guerra

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Livio, Ab urbe condita: Libro 03; 41 - 55
Livio, Ab urbe condita: Libro 03; 41 - 55

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 03; 41 - 55

Nisi aut Hamilcar Hannibali dux est praeferendus aut illud bellum huic, aut uictoria illa maior clariorque quam haec--modo contingat ut te consule uincamus--futura est A meno che Amilcare sia da anteporre ad Annibale come generale, o quella guerra a questa, o quella vittoria sia stata più grande e più splendida di quello che sarà questa vittoria; a noi basta solo che si riesca a vincere la guerra attuale durante il tuo consolato
A Drepanis aut Eryce detraxisse Hamilcarem quam Italia expulisse Poenos atque Hannibalem malis Vorresti piuttosto aver strappato Amilcare da Drepano e da Erice, che aver cacciato Annibale e i Cartaginesi dall'Italia

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Livio, Ab urbe condita: Libro 02; 48 - 65
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 02; 48 - 65

Ne tu quidem, etsi magis partam quam speratam gloriam amplecteris, Hispania potius quam Italia bello liberata gloriatus fueris Neppure tu, sebbene abbia in maggior pregio la gloria già ottenuta che quella aspettata, ti vanterai di aver liberato combattendo la Spagna piuttosto che l'Italia
'Nondum is est Hannibal, quem non magis timuisse uideatur quam contempsisse qui aliud bellum maluerit Annibale è ancora in condizioni che colui che avrà scelto di combattere altrove la guerra apparirà di averlo temuto più che disprezzato

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Livio, Ab urbe condita: Libro 35; 06 - 10
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 35; 06 - 10

Quin igitur ad hoc accingeris nec per istos circuitus, ut cum in Africam traieceris secuturum te illuc Hannibalem speres, potius quam recto hinc itinere, ubi Hannibal est, eo bellum intendis Adunque, perché non ti prepari tu a combatterlo qui, invece di accingerti in lunghi giri nella speranza che, quando tu sarai passato in Africa, Annibale ti segua là, perché non provochi la guerra direttamente in Italia dove c'è Annibale
Egregiam istam palmam belli Punici patrati petis Se davvero tu miri al premio della vittoria col mettere termine alla guerra punica

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Livio, Ab urbe condita: Libro 04, 32-37
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 04, 32-37

Hoc et natura prius est, tua cum defenderis aliena ire oppugnatum Anche secondo l'ordine naturale prima bisogna difendere le proprie cose, poi muoversi ad aggredire le cose altrui

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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 39; 21 - 25

Livio, Ab urbe condita: Libro 40; 41 - 45
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 40; 41 - 45

Livio, Ab urbe condita: Libro 38; 01 - 05
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 38; 01 - 05

Livio, Ab urbe condita: Libro 05, 01- 05
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 05, 01- 05

Livio, Ab urbe condita: Libro 38; 46 - 50
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 38; 46 - 50

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Livio, Ab urbe condita: Libro 34; 01 - 04