Livio, Ab urbe condita: Libro 28; 20 - 22

Livio, Ab urbe condita: Libro 28; 20 - 22

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 28; 20 - 22
[20] Transfugae Afri, qui tum inter auxilia Romana erant, et oppidanis in ea tuenda unde periculum uidebatur uersis et Romanis subeuntibus qua adire poterant, conspexerunt editissimam urbis partem, quia rupe praealta tegebatur, neque opere ullo munitam et ab defensoribus uacuam [20] I traditori africani che erano allora nelle milizie ausiliarie romane, mentre gli abitanti di Iliturgi erano occupati a difendere quei punti dai quali pareva dovesse venire il pericolo e i Romani cercavano di farsi sotto là dove potevano accostarsi, scorsero una zona molto elevata sulla città, nascosta dietro una roccia altissima, che non era in alcun modo fortificata ed era priva di difensori
Leuium corporum homines et multa exercitatione pernicium, clauos secum ferreos portantes, qua per inaequaliter eminentia rupis poterant scandunt Quegli uomini dal corpo leggero e resistente per il lungo esercizio fisico, portando con sé chiodi di ferro, cercarono di salire su per le difformi sporgenze della rupe
Sicubi nimis arduum et leue saxum occurrebat, clauos per modica interualla figentes cum uelut gradus fecissent, primi insequentes extrahentes manu, postremi subleuantes eos qui prae se irent, in summum euadunt, inde decurrunt cum clamore in urbem iam captam ab Romanis Là dove incontravano la parete troppo ardua e levigata, conficcando i chiodi a brevi intervalli, facendo quasi come degli scalini, i primi trascinando su con le mani quelli che venivano dietro e gli ultimi sostenendo quelli che li precedevano, giunsero alla sommità; di qui si scagliarono giù, gridando, nella città ormai in possesso dei Romani

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Livio, Ab urbe condita: Libro 21; 41-50
Livio, Ab urbe condita: Libro 21; 41-50

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 21; 41-50

Tum uero apparuit ab ira et ab odio urbem oppugnatam esse Allora veramente apparve chiaro con quale furore e con che tipo di odio la città fosse stata assalita
Nemo capiendi uiuos, nemo patentibus ad direptionem omnibus praedae memor est; trucidant inermes iuxta atque armatos, feminas pariter ac uiros; usque ad infantium caedem ira crudelis peruenit Nessuno si curò di fare prigionieri e nemmeno di darsi al saccheggio benché tutto quanto si offrisse alla razzia; i Romani si diedero a massacrare egualmente inermi ed armati, uomini e donne; la ferocia furibonda giunse persino a far carneficina di bambini

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Livio, Ab urbe condita: Libro 07, 01- 06
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 07, 01- 06

Ignem deinde tectis iniciunt ac diruunt quae incendio absumi nequeunt; adeo uestigia quoque urbis exstinguere ac delere memoriam hostium sedis cordi est Attaccarono poi fuoco alle case ed abbatterono quelle che l'incendio non aveva distrutto; il piano dei Romani era giunto al punto di voler annientare anche le ultime vestigia della città e estinguere perfino il ricordo del luogo ove il nemico aveva dimorato
Castulonem inde Scipio exercitum ducit, quam urbem non Hispani modo conuenae sed Punici etiam exercitus ex dissipata passim fuga reliquiae tutabantur Scipione portò avanti poi l'esercito a Castulone, che era difesa non solo dagli Spagnoli venuti qui da ogni parte, ma anche dai resti dell'esercito Cartaginese che, fuggendo, si erano dispersi qua e là

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Livio, Ab urbe condita: Libro 28; 08 - 09
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 28; 08 - 09

Sed aduentum Scipionis praeuenerat fama cladis Iliturgitanorum terrorque inde ac desperatio inuaserat; et in diuersis causis cum sibi quisque consultum sine alterius respectu uellet, primo tacita suspicio, deinde aperta discordia secessionem inter Carthaginienses atque Hispanos fecit Per tutto ciò, la notizia della strage degli abitanti di Iliturgi aveva preceduto l'arrivo di Scipione; in conseguenza di ciò il terrore e la disperazione si erano diffusi anche fra gli abitanti di Castulone e poiché nella diver sità delle situazioni ciascuno volle provvedere a se stesso senza curarsi in alcun modo degli altri, così prima un muto equivoco, poi un'aperta discordia provocarono una scissione fra Cartaginesi e Spagnoli
His Cerdubelus propalam deditionis auctor, Himilco Punicis auxiliaribus praeerat; quos urbemque clam fide accepta Cerdubelus Romano prodit Costoro erano comandati da Cerdubelo, che apertamente proclamava linevitabilità della resa; Imilcone era invece a capo di quegli ausiliari cartaginesi che Cerdubelo consegnò ai Romani insieme con la città, avendo di nascosto ricevuto promessa di incolumità

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Livio, Ab urbe condita: Libro 31; 19 - 22
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 31; 19 - 22

Mitior ea uictoria fuit; nec tantundem noxae admissum erat et aliquantum irae lenierat uoluntaria deditio Le conseguenze di questa vittoria furono più lievi; infatti gli abitanti di Castulone non si erano resi altrettanto colpevoli e la rinuncia volontaria aveva alquanto mitigato il furore dei Romani

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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 05, 21-25

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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 24; 01-10

Livio, Ab urbe condita: Libro 27; 23 - 24
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 27; 23 - 24

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Livio, Ab urbe condita: Libro 01, 01-15

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Livio, Ab urbe condita: Libro 22; 51-61

Livio, Ab urbe condita: Libro 02 ;  11 - 24