Lisia: Per l’uccisione di Eratostene

Lisia: Per l’uccisione di Eratostene

(par. 30-38)

31. E così categoricamente (sfodra) il legislatore giudicò essere giuste queste cose presso le donne maritate, che perfino riconobbe lo stesso diritto (di uccidere l'adultero sorpreso) presso le concubine, che sono moralmente da meno (tais elattonos axiais). Inoltre è chiaro che se ci fosse/avesse a disposizione una qualche pena più grande di questa per le donne sposate l'applicherebbe; ora poi non potendo trovare una più pesante di questa per quelle (donne sposate), ha ritenuto giusto che valesse la stessa anche per le concubine.

32. Ascoltate, o giudici, ciò che la legge ordina se alcuno disonori con violenza (aiscune bia) un uomo libero o uno schiavo, paghi doppio il danno; se poi una donna, presso le quali è lecito uccidere, incorra nelle stesse cose; così, o giudici, giudicò degni di minor pena i violentatori che i corruttori; questi condannò a morte, mentre per gli altri sancì una doppia pena,

33. stimando che quelli che ottengono con la violenza sono odiati da quelle che subirono violenza, quelli invece che persuadono così corrompono le anime di esse, che rendendo le donne altrui più affezionate a se stessi che ai mariti, e tutta la casa viene ad essere nelle loro mani, e non è chiaro di chi dei due, dei mariti o dei seduttori, siano per caso i figli. E in merito a queste colpe il legislatore ha sancito per questi la pena di morte.

34. Le leggi, dunque, o giudici, non solo mi hanno assolto dall'aver commesso reato, ma hanno anche permesso di compiere questa giustizia; e sta a voi decidere se queste (leggi) siano autorevoli o di nessun valore/degne di niente.

35.Io infatti penso che tutte le città per questo abbiano emanato le leggi affinché riguardo alle questioni su cui abbiamo forti dubbi/che non sappiamo risolvere, facendo ricorso a queste possiamo capire ciò che si deve fare. Dunque queste (leggi) riguardo a queste cose permettono a chi ha ricevuto offesa di prendersi questa giustizia.

36. Ritengo giusto/spero che voi abbiate questo parere di queste (leggi); altrimenti assicurerete siffatta impunità agli adulteri, che spingerete anche i ladri a confessare che siano adulteri, se dicano e sostengano a loro giustificazione di essersi introdotti in casa altrui per questo motivo, nessuno li toccherà. Tutti infatti sapranno che bisogna dare un addio alle leggi sull'adulterio, e invece temere il vostro voto. Questo (vostro voto) infatti è il padrone di tutti gli interessi della città.

37. Considerate poi, o giudici: infatti mi accusano che io ho ordinato alla serva di far venire il giovane in quel giorno. Io poi, o giudici, stimerei di agire giustamente sorprendendo in qualunque modo colui che corruppe mia moglie;

38. Se infatti, sulla base di malignità riportate e non di un fatto avvenuto, avessi ordinato di farlo venire, io sarei in colpa; ma se ormai essendo continuato tutto ad avvenire e essendo quello entrato in casa mia spesso in qualsiasi modo (o.t.) lo sorprendevo ritengo che mi sarei comportato correttamente.