La volatilità delle criptovalute

La volatilità delle criptovalute

Le criptovalute hanno subito attratto l'attenzione di decine di milioni di persone nel mondo, perché consentono una gestione decentrata delle transazioni, evitando l'intermediazione delle istituzioni finanziarie e tradizionali

chi non ha un conto corrente o una carta di credito può acquistare e vendere grazie alle due chiavi pubblica e privata, rappresentate da combinazioni di numeri e lettere che sono fondamentali per garantire la sicurezza e l'identificazione degli utenti all'interno delle rete blockchain. 

Il rischio vero è associato alla sua volatilità. Il valore del Bitcoin, per esempio:

  • è passato dai 327 dollari del 20 novembre 2015 ai 61.283 del 12 marzo 2021
  • poi precipitato a 31.576 il 16 luglio 2021, per impennarsi nuovamente a 64.400 il 12 novembre 2021
  • altrettanto altalenante è stata l'andatura nel 2022 e nel 2023. Il 25 novembre 2022 è crollato, attestandosi a 16.452. Ha quasi raddoppiato la quotazione il 30 giugno 2023 passando a 30.587, per perdere ancora quota il 1 settembre 2023 (26016) a testimonianza delle sue ampie e continue fluttuazioni