La prima volta che l’uomo arrivò in Sicilia

la prima volta che l’uomo arrivò in Sicilia

fu attraverso strisce di terra che collegavano l'isola alla Calabria: le imbarcazioni primitive realizzate con canne, pelli tese su un ossatura, tronchi scavati con il fuoco, non avrebbero permesso navigazioni di sufficiente durata

Si trattava di gruppi di cacciatori che seguivano impronte e percorsi di animali. I primi, forse 30.000 anni fa, seguivano le tracce di cervi rossi. L'Europa era in quei tempi, e lo era stata in precedenza molte volte, coperta dai ghiacci. Nel periodo dell'ultima glaciazione che, 20.000 anni fa, segnò la massima espansione dei ghiacci, prevaleva la steppa punteggiata dalla macchia e le nevi erano perenni oltre i 1.500 metri di altezza. Lungo le coste che si inoltravano, anche per 15 chilometri, sull'attuale superficie del mare, poichè i suoi livelli erano più bassi di 120-130 metri, i microclimi garantivano sopravvivenza alle specie sempre verdi e nel levante già crescevano olivi, mandorli e pistacchi.

Le terre mediterranee, protette dalle montagne e dall'effetto miticante del mare, lungo le coste e nelle loro prossimità, ospitarono i primi insediamenti umani e, insieme, divennero rifugi della biodiversità che, all'innalzarsi della temperatura, tornava a colonizzare gli spazi

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