La mammella è una ghiandola tubulo-acinosa composta, organizzata in lobuli con sistema di dotti che si uniscono nei dotti galattofori che giungono poi al capezzolo
L’epitelio dei dotti galattofori possiede meno recettori per estrogeni e progesterone. La mammella è composta da grasso per il 95 %, la restante parte è formata dalle unità duttulo-lobulari formate da un epitelio duttale che dà sul lume e che è addetto alla secrezione di latte sotto stimolo ormonale. La componente ghiandolare è appena visibile, piccolissimi tralci biancastri.
L’epitelio duttale (cellule epiteliali funzionali secretorie) poggia su una sottilissima membrana basale e sotto ancora troviamo le cellule mioepiteliali. La membrana basale è quella struttura che separa l’epitelio dal tessuto connettivo in cui sono presenti i vasi capillari (fatti di cellule endoteliali con i globuli rossi all’interno) e i fibroblasti.
Quindi le UDL sono formate da almeno due tipi di cellule: cellule epiteliali secretorie e cellule mioepiteliali.
All’immunoistochimica le cellule mioepiteliali sono cellule ibride, cellule che non sono né epitelio né muscolatura liscia, sono un po’ tutte e due le cose ed hanno un fenotipo che ricorda:
• Le cellule epiteliali, come le secretorie, infatti sono positive a particolari citocheratine presenti in tutti gli epiteli (filamenti intermedi che formano il citoscheletro).
• le cellule muscolari lisce, infatti esprimono proteine contrattili quali l’alpha-actina muscolare liscia.
Oltre alla mammella esse si trovano nelle ghiandole salivari e nelle ghiandole degli annessi cutanei. La prostata ha delle cellule che somigliano a queste ma non sono, a rigore, delle cellule mioepiteliali. Esistono dei markers immunoistochimici che vanno a colorare in maniera specifica solo le cellule mioepiteliali: p63 e citocheratina 34ßE12.
In realtà questi markers colorano anche altre cose, sono identici alle cellule nella prostata, ma nella mammella vanno a colorare solo le cellule mioepiteliali.