Il verso finale sulla tomba di John Keats

Il verso finale sulla tomba di John Keats

Quando è arrivata la morte, lo ha accolto con sollievo; la tubercolosi, la malattia polmonare che si era portata via sua madre e suo fratello minore, si è portato via anche lui all'età di 25 anni. Le sue poesie furono scritte in gran parte nell'arco di un anno, il 1819

... l'anno seguente, debole e malato, tossendo sangue respirando a fatica, si imbarcò a Londra su una nave alla volta dell'Italia. Sapeva che non esistevano cure per il suo stato, eppure sperava che il clima caldo e asciutto di Roma potesse dargli forza, conforto e un altro po' di tempo.

Morì tre mesi dopo.

Poeta inglese poco conosciuto in patria, fu sepolto nel cimitero acattolico di Roma alla fine di febbraio del 1821. Volle una semplice iscrizione sulla sua pietra tombale che suggellava il mito del fragile giovane poeta morto lontano da casa, e suggellava il fatto della sua poesia, destinata a essere riscoperta e letta in eterno. Il misterioso verso finale da aggiungere ai tanti che aveva scritto nella sua breve vita, recita:

Qui già c'è uno il cui nome fu scritto nell'acqua