Lunghe sequenze dei palazzi sull'acqua, fino al ponte di Rialto, la spira conica del vicino campanile della chiesa di san Bartolomeo e la parte superiore della Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, con il timpano nella cupola. Canaletto compone questa veduta per la prima volta nel 1723 circa, in uno dei dipinti dal forte impatto scenografico. Le repliche che si susseguono fino al 1735 circa sono emblematiche della continua ricerca di Canaletto per ottenere effetti sempre diversi da una medesima composizione, con la sperimentazione tecnica e illuministica.
Il presente dipinto è un evidente progresso nella ricerca. Canaletto abbassa in proporzione di edifici, amplia la distesa dell'acqua nel primo piano e cala, l'orizzonte. Una grande importanza è attribuita al cielo con gli elaborati cumuli bianchi e vaporosi; l'acqua è segnata con onde diritte. I palazzi a destra si snodano in una sequenza delicatamente modulata dall'ombra e dalla luce. Per alcune imbarcazioni, le loro posizioni si ripetono, altre sono nuove, servono per rendere più dinamica la composizione.