La riforma goldoniana, inserita nella battaglia che l’Arcadia combatté contro il cattivo gusto e le sregolatezze barocche
#CarloGoldoni
...., mirava ad accordare il ritmo teatrale con la rappresentazione completa del ritmo della vita, attraverso l'approfondimento psicologico e la coerenza umana e poetica dei personaggi e, concentrando l'attenzione sui protagonisti, si avvicinò (per complessità di temi, caratteri, sentimenti) alle nuove prospettive del dramma borghese europeo
Perciò, nelle commedie del G. CARATTERE e AMBIENTI si commisurano in una dimensione integrale della vita umana.
La "Locandiera", tra le più famose commedie goldoniane, è un esemplare d'intreccio amoroso dagli sviluppi psicologici molto marcati, scritta (secondo le stesse parole dell'Autore) per mettere in guardia gli uomini contro l'arte seduttrice delle donne. Quindi - sotto questo profilo - la più morale, utile, istruttiva, anche se, nei fatti, Mirandolina è una donna da accettare così com'è, e proprio nella sua astuta vendetta consiste l'efficacia del personaggio.
Il mondo goldoniano è dominato dalle donne: la serva padrona, l'innamorata capricciosa…con il loro chiaccherio, pettegolezzi, piccole furberie.
Infatti, commedie come "LA PUTTA ONORATA", "LA BUONA MOGLIE", "LA VEDOVA SCALTRA" (donne spregiudicate ma moralmente virtuose) anticipano Mirandolina, il cui comportamento - apparentemente illogico - nasconde l'astuzia nel condurre l'azione scenica al fine propostosi.
G.(v.Pref.) vuol avvertire gli incauti e i colpevoli, sottolineare il crudele e ingiurioso disprezzo, con cui le donne ( sirene incantatrici) si burlano spesso dei poveri uomini.
Qui nn abbiamo più il "tipo" della servetta furba e brillante (v. Commedia dell'Arte), ma la donna calata nel reale spazio socilae del '700 veneziano: contrasto tra nobiltà e borghesia è evidenziato dalla finezza psicologica, con cui sono resi l'animo della donna borghese e la mentalità dei suoi nobili ospiti, senza disperdere la sottintesa carica polemica (farsi beffa degli spasimanti, anacronostici nella loro altezzosità ).
Mirandolina è donna di grande vitalità , garrula, frizzzante, puntigliosa e fiera, tutta lusinghe e ritegni, promesse e cautele sdegni simulati e generosità sorvegliate, testimonianza scenica del legame sottile e inestricabile che c'è tra FINZIONE e PASSIONE, tra ARTIFICIO e AMORE. Ha una certa frigidità da "donna in carriera", grande abilità da teatrante, finge, simula, recita, domina ( con accorta perizia) la dinamica degli eventi, le altrui debolezze, in equilibrio tra maliziosa ( ma onesta) seduzione e razionale padronanza di sé; gioca un po' col fuoco, si diverte a far girare la testa ai clienti, poi si mette la testa a partito, licenzia i nobili e sposa Fabrizio. La sua "debolezza2 (presente in tutte le donne)è vedersi servita, desiderata, adorata; vuol godere la sua libertà usa tutte le arti per sconvolgere i cuori duri dei suoi sapsimanti, ma poi da donna brillante, si ridimensione in una "borghese" qualunque, con i suoi interessi e la sua logica di classe, e - dopo un attimo di cedimento - trova la soluzione ai suoi problemi. Commedia dolce - amara, in cui civetteria e seduzione quasi sfiorano il dramma, ma si mantengono sempre in una atmosfera gaia, leggiadra, luminosa.