Giovenale: riassunto vita e opere

Giovenale: riassunto vita e opere

Sulla vita di Giovenale la principale fonte cui si può attingere è Marziale: egli ne parla con familiarità, il che fà pensare ad un'amicizia di vecchia data tra due coetanei e quindi ci porta ad ipotizzare che Giovenale sia nato verso il 60d.C.

inoltre, da altri accenni di Marziale si possono trarre per via di ipotesi altre notizie, ovvero Marziale utilizza l'espressione "facundus" con cui probabilmente allude alla professione di avvocato svolta da Giovenale che sembra essere confermata da un bozzetto, contenuto in un altro epigramma, di Giovenale che trafelato si reca presso le case dei potenti, e infatti tali umiliazioni non erano estranee alla professione forense,

inoltre Marziale tace sull'attività letteraria di Giovenale e ciò ci porta ad ipotizzare che probabilmente Giovenale si dedicò all'attività letteraria in età tarda, in particolare da alcuni indizi presenti nelle sue stesse satire si deduce che il I libro di satire risale intorno al 100d.C. e la penultima satira, la XV, risale al 127d.C., poiché al suo interno si fà riferimento a Lucio Emilio Iunco, console di quell'anno.

Nonostante Marziale sia la principale fonte cui si attinge per ricostruire la vita di Giovenale, non è tuttavia l'unica, abbiamo a disposizione anche una biografia anonima risalente al IV sec. d.C. contenuta nel codice Montepessulanus 125 conservato a Montpellier, una biografia che è stata redatta in base a ciò che si ricava dalle stesse satire di Giovenale e da essa si possono trarre altre due notizie su Giovenale:

Giovenale avrebbe esercitato la professione di declamatore per lungo tempo, fino all'età adulta; in realtà, questa notizia è stata probabilmente costruita dall'anonimo autore della biografia in base all'evidente disinvoltura con le tecniche retoriche dimostrata da Giovenale, ma questa disinvoltura è piuttosto da attribuire alla sua formazione scolastica che emerge dalle sue stesse satire, talora sottoforma di ricordo delle lezioni frequentate, talora sottoforma di patrimonio culturale acquisito durante tali lezioni.

Giovenale avrebbe condotto dei violenti attacchi contro comportamenti moralmente riprovevoli della società del suo tempo e per questo sarebbe stato condannato all'esilio; in realtà molto probabilmente questa notizia è stata costruita dall'anonimo autore della biografia stimolato nella sua creatività dall'idea di un cittadino che paga l'onestà dei suoi costumi in una società dominata interamente dalla corruzione, anche se però una notizia simile la si rintraccia anche in un commento del IV-V sec. d.C., in cui si dice che Giovenale condusse violenti attacchi contro i costumi moralmente riprovevoli messi in atto presso la corte dell'imperatore Domiziano, e per questo sarebbe stato condannato dallo stesso Domiziano all'esilio nella città di Oasi, in Egitto, dove si sarebbe dedicato alla stesura dei suoi libri di satire, inoltre da questo stesso commento si apprende anche che Giovenale proveniva da Aquino, città del Lazio.

Giovenale ha composto 16 satire, di cui l'ultima incompleta, raccolte in 5 libri, e in base ad indizi in esse contenuti si può ipotizzare che siano state composte tra poco prima del 100d.C. e il 127d.C. circa.

I Satira = ha un carattere programmatico, per cui al suo interno Giovenale mette in evidenza come di fronte alla corruzione dilagante nella società del suo tempo egli non può che assumere un atteggiamento di indignazione e scrivere satire in cui denunciare i vizi, però lo fà con cautela, per cui per evitare di andare incontro ad eventuali risentimenti e vendette si propone di attaccare i morti per attaccare tramite loro i vivi.