Gellio, Notti attiche: Liber 5, 9-10

Gellio, Notti attiche: Liber 5, 9-10

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 5, 9-10

[IX] Historia de Croesi filio sumpta ex Herodoti libris [IX] Storia sul figlio di Creso presa dai libri di Erodoto
[1] Filius Croesi regis, cum iam fari per aetatem posset, infans erat et, cum iam multum adolevisset, item nihil fari quibat [1] Il figlio del re Creso, pur potendo ormai parlare in base all'età, era senza la parola e, essendo già cresciuto molto, pure non riusciva a dire nulla
[2] Mutus adeo et elinguis diu habitus est [2] Perciò fu ritenuto a lungo muto e senza lingua

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Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 16, 18-19

Cum in patrem eius bello magno victum et urbe, in qua erat, capta hostis gladio educto regem esse ignorans invaderet, diduxit adulescens os clamare nitens eoque nisu atque impetu spiritus vitium nodumque linguae rupit planeque et articulate elocutus est clamans in hostem, ne rex Croesus occideretur In una grande battaglia, conquistata la città in cui si trovava, mentre un nemico ignorando che fosse il re, presa la spada, andava contro suo padre sconfitto, il giovane aprì la bocca cercando di gridare e per questo sforzo e per l'impeto del soffio ruppe l'impedimento e l'intoppo della lingua e parlò chiaramente e distintamente gridando verso il nemico, affinchè il re Creso non fosse ucciso
[3] Tum et hostis gladium reduxit, et rex vita donatus est, et adulescens loqui prorsum deinceps incepit [3] Allora anche il nemico ripose la spada, e il re ebbe in dono la vita, e il giovane poi cominciò a parlare perfettamente

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Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 12, 12-13

[4] Herodotus in historiis huius memoriae scriptor est, eiusque verba sunt, quae prima dixisse filium Croesi refert: Anthrope, me kteine Kroison [4] Erodoto è narratore di questo evento nelle storie, e ci sono le sue parole, quelle che riferisce che il figlio di Creso aveva detto per prime: Uomo, non uccidere Creso
[5] Sed et quispiam Samius athleta, - nomen illi fuit Echeklous - cum antea non loquens fuisset, ob similem dicitur causam loqui coepisse [5] Ma anche un certo atleta di Samo,- il suo nome fu Echeklous- pur non avendo parlato prima, si dice aver cominciato a parlare per un'uguale circostanza

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Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 4, 4-8

[6] Nam cum in sacro certamine sortitio inter ipsos et adversarios non bona fide fieret et sortem nominis falsam subici animadvertisset, repente in eum, qui id faciebat, videre sese, quid faceret, magnum inclamavit [6] Infatti durante una gara sacra non avvenendo l'estrazione con giusta scrupolosità fra loro stessi e gli avversari e avendo visto che era stato fatto un irregolare sorteggio, subito gridò fortemente contro quello, che faceva ciò, che egli vedeva, ciò che faceva
Atque is oris vinculo solutus per omne inde vitae tempus non turbide neque adhaese locutus est Ed egli liberato dal vincolo della bocca per tutto il resto della vita poi non parlò più con difficoltà né stentatamente

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[X] De argumentis, quae Graece antistrephonta appellantur, a nobis "reciproca" dici possunt [X] Sugli argomenti, che in greco sono detti convertibili, da noi possono essere detti "reciproci"

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