Gellio, Notti attiche: Liber 3, 11-14

Gellio, Notti attiche: Liber 3, 11-14

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 3, 11-14
[XI] Quibus et quam frivolis argumentis Accius in didascalicis utatur, quibus docere nititur Hesiodum esse quam Homerum natu antiquiorem [XI] Quali e quanto frivoli argomenti usa Accio nei didascalici, con cui cerca di provare che Esiodo era più vecchio di Omero
[1] Super aetate Homeri atque Hesiodi non consentitur [1] Sull'epoca di Omero e di Esiodo non si concorda
[2] Alii Homerum quam Hesiodum maiorem natu fuisse scripserunt, in quis Philochorus et Xenophanes, alii minorem, in quis L [2] Alcuni, fra cui Filocoro e Xenofane, scrissero che Omero era più antico di Esiodo, altri più recente, fra questi il poeta L

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Gellio, Notti attiche: Liber 15, 22-27
Gellio, Notti attiche: Liber 15, 22-27

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Accius poeta et Ephorus historiae scriptor Accio e lo storico Eforo
[3] M [3] Ma M

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Gellio, Notti attiche: Liber 11, 17-18
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Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 11, 17-18

autem Varro in primo de imaginibus, uter prior sit natus, parum constare dicit, sed non esse dubium, quin aliquo tempore eodem vixerint, idque ex epigrammate ostendi, quod in tripode scriptum est, qui in monte Helicone ab Hesiodo positus traditur Varrone nel primo libro dei ritratti, dice risultare poco, chi dei due sia nato prima, ma non esserci dubbio, che siano vissuti in parte nello stesso periodo, e che ciò è provato da un epigramma, che fu scritto su un tripode, che si tramanda posto sul momte Elicona da Esiodo
[4] Accius autem in primo didascalico levibus admodum argumentis utitur, per quae ostendi putat Hesiodum natu priorem: [5] "quod Homerus," inquit "cum in principio carminis Achillem esse filium Pelei diceret, quis esset Peleus, non addidit; quam rem procul" inquit "dubio dixisset, nisi ab Hesiodo iam dictum videret [4] Accio poi nel primo libro didascalico usa argomenti alquanto leggeri, attraverso cui pensa essere dimostrato nato prima Esiodo: [5] "il fatto che Omero- dice- dicendo all'inizio del poema che Achille era figlio di Peleo, non aggiunge chi fosse Peleo; la qual cosa certo-dice- avrebbe detto, se non sembrasse già detta da Esiodo

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De Cyclope itidem," inquit "vel maxime quod unoculus fuit, rem tam insignem non praeterisset, nisi aeque prioris Hesiodi carminibus involgatum esset Altrettanto sul Ciclope- dice-"non avrebbe tralasciato soprattutto il fatto che ebbe un occhio, cosa tanto importante, se non fosse stato ugualmente diffuso dai poemi del precedente Esiodo"
" [6] De patria quoque Homeri multo maxime dissensum est [6] Anche sulla patria di Omero si è soprattutto discusso molto
Alii Colophonium, alii Smyrnaeum, sunt qui Atheniensem, sunt etiam qui Aegyptium fuisse dicant, Aristoteles tradidit ex insula Io Alcuni dicono essere stata Colofonie, altri Smirne, ci sono quelli che lo dicono ateniese, anche chi dell'Egitto, Aristotele tramandò dall'isola di Io