Gellio, Notti attiche: Liber 16, 18-19, pag 2

Gellio, Notti attiche: Liber 16, 18-19

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 16, 18-19

Voluptas autem" inquit "vel utilitas talium disciplinarum in postprincipiis exsistit, cum perfectae absolutaeque sunt; in principiis vero ipsis ineptae et insuaves videntur Il piacere poi -dice- o l'utilità di tali discipline appare nei principi di dopo, quando sono analizzate e completate; invece nei principi stessi sembrano inutili e sgraditi
" [XIX] Sumpta historia ex Herodoti libro super fidicine Arione " [XIX] Una storia tratta dal libro di Erodoto sul suonatore di lira Arione
[I] Celeri admodum et cohibili oratione vocumque filo tereti et candido fabulam scripsit Herodotus super fidicine illo Arione [I] Erodoto ha scritto con un linguaggio di suoni alquanto rapido e scorrevole e uno stile semplice e lineare una storia su quel famoso suonatore di lira Arione

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Gellio, Notti attiche: Liber 1, 24
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[II] "Vetus" inquit "et nobilis Arion cantator fidibus fuit [II] "L'antico e famoso Arione -dice- fu un cantore di lira
[III] Is loco et oppido Methymnaeus, terra atque insula omni Lesbius fuit [III] Egli fu di Metimnia come regione e città, di Lesbo secondo tutto il territorio e l'isola

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[IV] Eum Arionem rex Corinthi Periander amicum amatumque habuit artis gratia [IV] Periandro re di Corinto ebbe amico Arione e l'amò per l'arte
[V] Is inde a rege proficiscitur terras inclutas Siciliam atque Italiam visere [V] Egli poi s'allontanò dal re per vedere la Sicilia e l'Italia terre famose

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[VI] Vbi eo venit auresque omnium mentesque in utriusque terrae urbibus demulsit, in quaestibus istic et voluptatibus amoribusque hominum fuit [VI] Quando giunse qui e addolcì le orecchie e gli animi di tutti nelle città di entrambe le terre, costui si trovò fra le ricchezze e le ammirazioni e le simpatie degli uomini
[VII] Is tum postea grandi pecunia et re bona multa copiosus Corinthum instituit redire, [VIII] navem igitur et navitas ut notiores amicioresque sibi Corinthios delegit [VII] Egli poi dopo pieno di molto denaro e in una condizione molto vantaggiosa decise di tornare a Corinto, [VIII] scelse dunque una nave e marinai di Corinto poiché più conosciuti e più affezionati a lui"

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" [IX] Sed eos Corinthios homine accepto navique in altum provecta praedae pecuniaeque cupidos cepisse consilium de necando Arione [IX] Ma accolto l'uomo e portata la nave in alto mare (dice che) questi Corinti avidi di bottino e di denaro avevano preso la decisione di uccidere Arione

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