Gellio, Notti attiche: Liber 12, 4-5

Gellio, Notti attiche: Liber 12, 4-5

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 12, 4-5

[IV] Versus accepti ex Q [IV] Versi tratti dal settimo libro degli annali di Q
Ennii septimum annalium, quibus depingitur finiturque ingenium comitasque hominis minoris erga amicum superiorem Ennio, con cui è descritto e definito il sentimento e la cortesia di un uomo inferiore verso un amico più importante
[I] Descriptum definitumque est a Quinto Ennio in annali septimo graphice admodum sciteque sub historia Gemini Servili, viri nobilis, quo ingenio, qua comitate, qua modestia, qua fide, qua linguae parsimonia, qua loquendi opportunitate, quanta rerum antiquarum morumque veterum ac novorum scientia quantaque servandi tuendique secreti religione, qualibus denique ad minuendas vitae molestias fomentis, levamentis, solaciis amicum esse conveniat hominis genere et fortuna superioris [I] Da Quinto Ennio nel settimo libro degli annali fu descritto e definito alquanto esattamente ed abilmente nella storia di Gemino Servilio, uomo nobile, con che sentimento, che cortesia, che umità, che fedeltà, che sobrietà di parola, che adeguatezza del parlare, con quanta conoscenza delle antiche vicende e delle vecchie e nuove usanze e con quanto scrupolo di conservare e tutelare un segreto, infine con quali metodi, rimedi, conforti, per alleviare gli affanni della vita, convenga che l'amico di un uomo superiore per rango e condizione si comporti

Maybe you might be interested

Gellio, Notti attiche: Liber 12, 2-3
Gellio, Notti attiche: Liber 12, 2-3

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 12, 2-3

[II] Eos ego versus non minus frequenti adsiduoque memoratu dignos puto quam philosophorum de officiis decreta [II] Ritengo questi versi degni di un non minore ed assiduo ricordo che i precetti dei filosofi sui doveri
[III] Ad hoc color quidam vetustatis in his versibus tam reverendus est, suavitas tam inpromisca tamque a fuco omni remota est, ut mea quidem sententia pro antiquis sacratisque amicitiae legibus observandi, tenendi colendique sint [III] Qualcuno è così rispettoso verso questa patina di antichità in questi versi, c'è tanta pura soavità e tanto lontana da ogni affettazione, che a mio parere certo si debbano osservare, conservare e seguire al poso delle antiche e sacre leggi dell'amicizia

Maybe you might be interested

Gellio, Notti attiche: Liber 14, 2-4
Gellio, Notti attiche: Liber 14, 2-4

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 14, 2-4

[IV] Quapropter adscribendos eos existimavi, si quis iam statim desideraret: haece locutus vocat, quocum bene saepe libenter mensam sermonesque suos rerumque suarum comiter inpertit, magnam cum lassus diei partem fuisset de summis rebus regundis consilio indu foro lato sanctoque senatu; cui res audacter magnas parvasque iocumque eloqueretur et cuncta malaque et bona dictu evomeret si qui vellet, tutoque locaret, quocum multa volup gaudia clamque palamque; ingenium, cui nulla malum sententia suadet ut faceret facinus levis aut mala; doctus, fidelis, suavis homo, facundus, suo contentus, beatus, scitus, secunda loquens in tempore, commodus, verbum paucum, multa tenens antiqua, sepulta vetustas quae facit et mores veteresque novosque tenentem, multorum veterum leges divumque hominumque; prudentem qui dicta loquive tacereve posset: hunc inter pugnas conpellat Servilius sic [IV] Pertanto ho ritenuto doverli trascrivere, se qualcuno li desiderasse subito: dopo aver detto queste cose si rivolge, a quello con cui spesso divide ben volentieri la mensa e cortesemente i propri discorsi di cose sue, essendosi affaticato per la gran parte del giorno sui sommi affari dello stato con saggezza nel foro ampio e nel sacro senato; cui francamente le cose piccole e grandi e la facezia dicesse e tutte le cose cattive e buone a dirsi esprima se qualcuno vuole, e metta al sicuro, per cui grande piacere e felicità chiaramente ed apertamente; un'indole, per cui nessuna decisione spinge al male cosicché superficiale compia un crimine o cattiverie; colto, fedele, uomo gentile, facondo, contento del suo, felice, saggio, che dice cose adeguate al momento, affabile, di poca parola, che conosce molte cose antiche, che il tempo rende sepolte e che conserva le usanze vecchie e nuove, le leggi di molti antichi dei e uomini; lui prudente che possa dire o tacere le cose dette: così Servilio chiama costui fra le lotte
[V] L [V] Dicono che L

Maybe you might be interested

Gellio, Notti attiche: Liber 1, 11
Gellio, Notti attiche: Liber 1, 11

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 1, 11

Aelium Stilonem dicere solitum ferunt Q Elio Stilone era solito dire che Q
Ennium de semet ipso haec scripsisse picturamque istam morum et ingenii ipsius Q Ennio aveva scritto per se stesso queste cose e che questa era la descrizione fatta delle abitudini e del carattere dello stesso Q

Maybe you might be interested

Gellio, Notti attiche: Liber 1, 1-2
Gellio, Notti attiche: Liber 1, 1-2

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 1, 1-2

Ennii factam esse Ennio