Etica professionale come etica dell'agente
Necessario è a questo punto capire la relazione tra etica professionale e moralità dell'agente e in primo luogo se tale separazione sia feconda per la vita dell'individuo e per il senso personale di responsabilità.
Tutti i teorici del diritto insistono sulla rilevanza dei giudizi morali nell'applicazione del diritto, perciò quest'idea della separazione tra etica generale e di ruolo, paradossalmente, potrebbe comportare un'incapacità di assumere la prospettiva propria del giurista.
L'etica professionale infermieristica
In secondo luogo porterebbe a uno sdoppiamento della personalità (morale e professionale), che può ricadere sullo stesso carattere del professionista, il quale nello svolgimento del suo lavoro si distanzierebbe dalla morale generale, rendendo impersonale la relazione con i destinatari del proprio lavoro. Inoltre inciderebbe negativamente sul senso di responsabilità del professionista, che tenderà a scaricare sulle esigenze della professione decisioni che invece lo coinvolgono personalmente (compartimentalizzazione della vita morale).
Etica della comunicazione
Non si deve escludere che l'agente morale possa trovare conflitti o incompatibilità tra ciò che il ruolo impone e ciò che la moralità richiede. Talvolta sono le regole di ruolo (trovandosi nel contesto di un ordine morale più ampio) a dover cedere, anche se questo implica una fuoriuscita dal ruolo, quando non è possibile trovare un'armonizzazione tra i vari livelli.