De-provincializzare l’Italia

De-provincializzare l’Italia

Da tempo all'interno dei movimenti antirazzisti si dibatte sulle potenzialità, sui limiti e le contraddizioni dell'attuale modello di cittadinanza europea

Il voto sulla Costituzione Europea ha ulteriormente alimentato la discussione. Molto sinteticamente coloro a favore della costituzione europea vedono nel modello transnazionale di cittadinanza il superamento dell'esclusivismo (razzismo) storico veicolato in passato dagli stati-nazione europei. I sostenitori del No al contrario considerano quel modello - almeno come configurato - come una macchina altrettanto sovranista (transnazionale anziché nazionale) improntata alla proliferazione di nuovi e più perversi confini funzionali alle esigenze del nuovo capitale globale.

Mellino propone la nozione di razzializzazione come chiave di lettura dei processi migratori e post migratori nell'Europa contemporanea (da notare che razializzazione non ha lo stesso significato di razzizzazione. Mentre il primo ripropone il discorso coloniale e razzista in Europa il secondo serve a spiegare meglio gli effetti psicologici e materiali delle discriminazioni razziste su alcuni gruppi o soggetti).

Detto cio', il professore non intende in alcun modo legittimare l'esistenza di razze, al contrario, anche se le razze non esistono (ovvero si tratta di mere rappresentazioni o costruzioni ideologiche-culturali finalizzate al dominio dei gruppi inferiorizzati) e nonostante la sconfitta e delegittimazione scientifica dell'idea di razza avvenuta con la fine della Seconda Guerra Mondiale siamo ancora alle prese con gli effetti simbolici, psicologici e materiali sul tessuto sociale della storia.

Premesse che orientano l'articolo del professor Mellino:

1.    Anche se l'idea di razza ha avuto uno sviluppo culturale indipendente da quello del capitalismo é solo con l'espansione del capitalismo coloniale che essa comincerà a caricarsi di quei connotati chiaramente gerarchici e suprematisti che sfoceranno nella tragica accezione biologicista moderna.

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