Latino: dall'autore Cicerone, opera Pro Murena parte 01; 66-70
[70] At sectabantur multi | [70] Ma molti lo seguivano |
Doce mercede; concedam esse crimen | Mostrami che fu per pagamento, accetterò che sia un crimine |
Hoc quidem remoto quid reprendis | Ma, lasciato da parte ciò, che cosa obietti |
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[XXXIV]'Quid opus est' inquit 'sectatoribus | [XXXIV] Che bisogno cè delle persone che seguono |
'A me tu id quaeris, quid opus sit eo quo semper usi sumus | Tu mi chiedi questo, che bisogno ci sia di una cosa che facemmo sempre |
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Homines tenues unum habent in nostrum ordinem aut promerendi aut referendi benefici locum, hanc in nostris petitionibus operam atque adsectationem | Gli uomini ininfluenti hanno come modo di richiedere o ricevere un beneficio nel nostro ordine, questa opera e accompagnamento durante le nostre candidature |
Neque enim fieri potest neque postulandum est a nobis aut ab equitibus Romanis ut suos necessarios candidatos adsectentur totos dies; a quibus si domus nostra celebratur, si interdum ad forum deducimur, si uno basilicae spatio honestamur, diligenter observari videmur et coli; tenuiorum amicorum et non occupatorum est ista adsiduitas, quorum copia bonis viris et beneficis deesse non solet | Non può accadere e non deve essere chiesto a noi o ai cavalieri romani di seguire i loro numerosi candidati per tutti i giorni; e da quelli sembriamo osservati e onorati con attenzione se è celebrata la nostra casa, se siamo condotti al foro, se facciamo un giro nello spazio della basilica; questa assiduità è propria degli amici poco influenti e non occupati, la cui quantità non suole mancare agli uomini buoni e generosi |