Cicerone, In Verrem: 02; 05-51-55

Cicerone, In Verrem: 02; 05-51-55

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 05-51-55
[LI]Quare haec quoque praetermittas licet [LI]Perciò puoi lasciare da parte anche questi pretesti
Ego culpam non in nauarchis sed in te fuisse demonstro, te pretio remiges militesque dimisisse arguo Ecco dimostrerò che la colpa non fu dei capitani delle na vi, ma tua, argomenterò che tu inviasti in congedo per denaro rematori e soldati
Hoc nauarchi reliqui dicunt, hoc Netinorum foederata civitas publice dicit, hoc Amestratini, hoc Herbitenses, hoc Hennenses, Agyrinenses, Tyndaritani publice dicunt, tuus denique testis, tuus imperator, tuus aemulus, tuus hospes Cleomenes hoc dicit, sese in terram esse egressum ut Pachyno e terrestri praesidio milites colligeret, quos in navibus conlocaret; quod certe non fecisset si suum numerum naves haberent; ea est enim ratio instructarum ornatarumque navium ut non modo plures sed ne singuli quidem possint accedere Questo sostengono i capi tani superstiti, questa è la versione ufficiale degli abitanti di Neto, città confederata, questa è la versione uffi ciale degli abitanti di Arnéstrato, di Erbita, di Enna, di Agíra, di Tíndari, infine Cleómene, testimone a te fa vorevole, generale da te nominato, tuo rivale in amore e tuo ospite, sostiene da parte sua di essere sbarcato a Pa chino per raccogliere soldati da dislocare sulle navi prendendoli dal presidio di terraferma ivi stanziato, cosa che certamente non avrebbe fatto, se le sue navi avessero avuto tutti gli effettivi, perché il criterio che presiede al l'organizzazione e all'equipaggiamento di una flotta è ta le che non solo non vi si possono aggiungere molti uomi ni, ma neanche uno solo per ciascuna nave

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-96-100

[134] Dico praeterea illos ipsos reliquos nautas fame atque inopia rerum omnium confectos fuisse ac perditos; dico aut omnis extra culpam fuisse, aut, si uni attribuenda culpa sit, in eo maximam fuisse qui optimam navem, plurimos nautas haberet, summum imperium obtineret, aut, si omnes in culpa fuerint, non oportuisse Cleomenen constitui spectatorem illorum mortis atque cruciatus; dico etiam in ipso supplicio mercedem lacrimarum, mercedem vulneris atque plagae, mercedem funeris ac sepulturae constitui nefas fuisse [134] So stengo inoltre che persino quei pochi marinai rimasti in servizio furono accasciati e annientati dalla fame e dalla mancanza di ogni tipo di risorsa; sostengo che o tutti fu rono esenti da colpa oppure, se c'è uno a cui la colpa de v'essere attribuita, questi è soprattutto colui che aveva la nave migliore e il maggior numero di marinai e che dete neva il comando supremo, o se invece tutti furono col pevoli, non si doveva ammettere Cleómene ad assistere come spettatore alle torture e alla morte di quei pove retti; sostengo che, anche ammessa addirittura la con danna capitale, fu un'orribile empietà fissare un prezzo per le lacrime, un prezzo per il numero dei fendenti infer ti dài colpi di scure, un prezzo per il funerale e per il sep pellimento
[135] Quapropter si mihi respondere voles haec dicito, classem instructam atque ornatam fuisse, nullum propugnatorem afuisse, nullum vacuum tractum esse remum, rem frumentariam esse suppeditatam; mentiri nauarchos, mentiri tot tam gravis civitates, mentiri etiam Siciliam totam; proditum esse te a Cleomene, qui se dixerit exisse in terram ut Pachyno deduceret milites; animum illis, non copias defuisse; Cleomenem acerrime pugnantem ab iis relictum esse atque desertum; nummum ob sepulturam datum nemini [135] Perciò, se vorrai replicare alle mie affermazioni, dovrai sostenere questo: che la flotta era ben organizzata ed equipaggiata, che non mancava nes sun combattente, che nessun remo era trascinato dalle onde perché privo del suo vogatore, che i rifornimenti di viveri erano normalmente assicurati; che mentono i capi tani delle navi, che mentono tante e così autorevoli città, che mente addirittura tutta quanta la Sicilia; che tu fosti tradito da Cleómene che sostenne di essere sbarcato a Pachíno per ottenere soldati dal presidio ivi stanziato; che ai capitani mancò il coraggio, non le truppe; che Cleómene fu abbandonato e piantato in asso mentre combatteva con grande accanimento; che nessuno rice vette neppure un soldo per permettere la sepoltura

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Quae si dices, tenebere; sin alia dices, ea quae a me dicta sunt non refutabis Se tu farai queste dichiarazioni, sarai in trappola; se invece ne farai altre, non confuterai le mie precedenti affermazioni
[LII, 136] Hic tu etiam dicere audebis, 'Est in iudicibus ille familiaris meus, est paternus amicus ille [LII, 136] A questo punto tu oserai anche dire, Tra i giu dici siede quel mio amico intimo, quell'altro invece è amico di mio padre

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' Non ut quisque maxime est quicum tibi aliquid sit, ita te in huiusce modi crimine maxime eius pudet Ma non è forse vero che, quanto più ciascuno di loro è legato a te da intimità e ha con te rapporti di familiarità, tanto più tu dovresti vergognarti di comparire dinanzi a lui con un'imputazione di questo genere
'Paternus amicus est un amico di mio padre

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' Ipse pater si iudicaret, per deos immortalis, quid facere posset Per gli dèi immorta li, se anche a giudicare fosse chiamato tuo padre, cosa potrebbe fare

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