Cicerone, In Verrem: 02; 05-11-15, pag 2

Cicerone, In Verrem: 02; 05-11-15

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 05-11-15

[XII, 29] Cum vero aestas summa esse coeperat, quod tempus omnes Siciliae semper praetores in itineribus consumere consuerunt, propterea quod tum putant obeundam esse maxime provinciam, cum in areis frumenta sunt, quod et familiae congregantur et magnitudo serviti perspicitur et labor operis maxime offendit, frumenti copia commonet, tempus anni non impedit: tum, inquam, cum concursant ceteri praetores, iste novo quodam genere imperator pulcherrimo Syracusarum loco stativa sibi castra faciebat [XII, 29]Quando poi cominciava a farsi sentire il gran caldo dell' estate, cioè il periodo che tutti i governatori della Sicilia hanno sempre avuto l'abitudine di trascorrere viaggiando, perché pensano che le ispezioni della provincia debbano essere condotte soprattutto nel momento in cui il frumento è sull'aia, in quanto allora si radunano i gruppi dì schiavi e se ne può valutare la consistenza e la fatica del lavoro grava straordinariamente su di essi, mentre l'abbondanza di frumento li invita alla rivolta e la stagione non li ostacola: proprio allora, ripeto, quando tutti gli altri governatori si spostano di qua e di là senza tregua, questo nostro generale, che è un tipo davvero originale, piantava stabilmente le tende nella zona piú bella di Siracusa
[30] Nam in ipso aditu atque ore portus, ubi primum ex alto sinus ab litore ad urbem inflectitur, tabernacula carbaseis intenta velis conlocabat [30] Infatti proprio all'entrata e all'imboccatura del porto, nel punto in cui venendo dal largo l'insenatura comincia a piegarsi profondamente, staccandosi dalla spiaggia per dirigersi verso la città, collocava i suoi padiglioni ricoperti di cortine di lino finissimo
Huc ex illa domo praetoria, quae regis Hieronis fuit, sic emigrabat ut eum per illos dies nemo extra illum locum videre posset Dall'ex-palazzo reale di Gerone, residenza dei nostri governatori, egli passava a soggiornare qui, tanto che durante quei giorni non si lasciava vedere da nessuno fuori di questa residenza

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-76-80

In eum autem ipsum locum aditus erat nemini, nisi qui aut socius aut minister libidinis esse posset In questo luogo peraltro non era consentito laccesso a nessuno a meno che si trattasse di un possi bile compagno di dissolutezze o mezzano della sua lussuria
Huc omnes mulieres, quibuscum iste consuerat, conveniebant, quarum incredibile est quanta multitudo fuerit Syracusis; huc homines digni istius amicitia, digni vita illa conviviisque veniebant Qui si davano appuntamento tutte le donne con le quali Verre aveva rapporti sessuali, e si stenta a credere quanto fossero numerose a Siracusa; qui arrivavano gli uomini degni della sua amicizia, degni di quel suo siste ma di vita e di quei suoi banchetti

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 05-61-65

Inter eius modi viros et mulieres adulta aetate filius versabatur, ut eum, etiamsi natura a parentis similitudine abriperet, consuetudo tamen ac disciplina patris similem esse cogeret Con uomini e donne di tal genere si intratteneva abitualmente suo figlio già grande con la conseguenza che, per quanto le sue inclina zioni naturali lo distogliessero dal somigliare al padre, tuttavia l'esempio e l'educazione che ne riceveva lo costringevano a diventare del tutto simile a lui
[31] Huc Tertia illa perducta per dolum atque insidias ab Rhodio tibicine maximas in istius castris effecisse dicitur turbas, cum indigne pateretur uxor Cleomenis Syracusani, nobilis mulier, itemque uxor Aeschrionis, honesto loco nata, in conventum suum mimi Isidori filiam venisse [31]Si dice che la famosa Terzia, condotta qui dopo essere stata portata via con uno stratagemma fraudolento a un flau tista di Rodi, abbia suscitato uno scompiglio enorme nel l accampamento di Verre, dato che la moglie del siracu sano Cleomene, donna d'alto rango, e così pure la mo glie di Escrione, appartenente a una distinta famiglia, erano indignate e non sopportavano che fosse stata am messa nel loro circolo la figlia del mimo Isidoro

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Iste autem Hannibal, qui in suis castris virtute putaret oportere non genere certari, sic hanc Tertiam dilexit ut eam secum ex provincia deportaret Ma questo nostro Annibale, convinto com'era che nel pro prio accampamento si dovesse gareggiare sulla base del merito personale e non della nobiltà di stirpe, si affezio nò a questa Terzia fino al punto di portarsela dietro al termine del suo mandato
[XIII] Ac per eos dies, cum iste cum pallio purpureo talarique tunica versaretur in conviviis muliebribus, non offendebantur homines neque moleste ferebant abesse a foro magistratum, non ius dici, non iudicia fieri; locum illum litoris percrepare totum mulierum vocibus cantuque symphoniae, in foro silentium esse summum causarum atque iuris, non ferebant homines moleste; non enim ius abesse videbatur a foro neque iudicia, sed vis et crudelitas et bonorum acerba et indigna direptio [XIII]E durante quei giorni, mentre i nostro generale s'intratteneva a banchetto con le sue donne indossando una mantellina alla greca di porpora e una tunica che gli arrivava alle caviglie, la gente non se la prendeva con lui e non si rammaricava che Verre non sedesse nel foro come magistrato, che non amministrasse la giustizia, che non celebrasse processi; alla gente non dispiaceva affatto che quella zona della riviera riecheg giasse tutta quanta di canti femminili e di suoni d'orche stra, e che viceversa nel foro regnasse il più profondo si lenzio, non turbato dai dibattiti processuali; ai loro occhi infatti non erano il diritto e la giustizia a essersi allonta ti dal foro, ma la violenza, la crudeltà, il saccheggio indegno e iniquo dei loro beni

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[32] Hunc tu igitur imperatorem esse defendis, Hortensi [32]E tu dunque, o Ortensio, sostieni la tesi difensiva che questo qui è un generale

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