Cicerone, In Verrem: 02; 03-76-80

Cicerone, In Verrem: 02; 03-76-80

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 03-76-80
[LXXVI]Quid est, Verres

Ne illam quidem tibi defensionem reliquam fecisti, mancipes in istis rebus esse versatos, mancipes frumentum improbasse, mancipes pretio cum civitatibus decidisse, et eosdem abs te illarum civitatum nomine pecunias abstulisse, deinde ipsos sibi frumentum coemisse, nihil haec ad te pertinere

Mala mehercule ac misera defensio praetorem hoc dicere: 'Ego frumentum neque attigi neque aspexi, mancipibus potestatem probandi improbandique permisi; mancipes a civitatibus pecunias extorserunt, ego autem, quam pecuniam populis dare debui, mancipibus dedi
[LXXVI]E allora, Verre

Nemmeno questo argomento di difesa ti sei riservato, cioè la possibilità di sostenere che furono gli aggiudicatari a occuparsi di queste faccende, gli aggiudicatari a rifiutare il frumento, gli aggiudicatari a concludere con le città le transazioni facendosi versare il prezzo, e ancora loro ad aver preteso da te le somme di denaro per conto di quelle città e ad aver poi per conto proprio acquistato tutto insieme il frumento, e che tutto ciò non ti riguarda assolutamente

Sarebbe, per Ercole, una difesa ben debole e meschina che un governatore di cesse: Io il frumento non l'ho né toccato né visto, ho dato agli aggiudicatari piena facoltà di accettarlo e di ri fiutarlo; gli aggiudicatari hanno estorto denaro alle città; per quanto mi riguarda io mi sono limitato a consegnare agli aggiudicatari il denaro che dovevo versare alle popo lazioni
' [176] Mala est haec quidem, ut dixi, ac potius perdita maximorum peccatorum, huius autem iniquitatis et inertiae confessio, non defensio criminis; sed tamen hac ipsa tibi, si uti cupias, non licet; vetat te Volcatius, tuae tuorumque deliciae, mentionem mancipis facere; Timarchides autem, columen familiae vestrae, premit fauces defensionis tuae, cui simul et Volcatio pecunia a civitate numerata est; iam vero scriba tuus anulo aureo suo, quem ex his rebus invenit, ista te ratione uti non sinet

Quid igitur est reliquum nisi uti fateare te Romam frumentum emptum Siculorum pecunia misisse publicam pecuniam domum tuam convertisse

O consuetudo peccandi, quantam habes iucunditatem improbis et audacibus, cum poena afuit et licentia consecuta est
[176] Debole, come dicevo, anzi piuttosto di sperata sarebbe questa non direi già difesa contro l'im putazione, ma ammissione di reati gravissimi e colpevole acquiescenza da parte tua; eppure, quand'anche tu voles si valertene, non puoi; Volcazio, il beniamino tuo e dei tuoi, ti impedisce di tirare in ballo l'aggiudicatario; Ti màrchide poi, la colonna che sostiene la vostra casa, stringe alla gola la tua difesa, Timarchide al quale, insie me a Volcazio, fu versato dalle città il denaro in contan ti; anche il tuo segretario infine, con il suo anello d'o ro che si è guadagnato proprio con queste faccende,non ti consentirà di valerti di questo sistema di difesa

Che cosa ti resta dunque, se non ammettere che a Roma hai mandato frumento acquistato con il denaro dei Sici liani, e il denaro dello stato te lo sei portato a casa

O abitudine alle colpe, quale grande attrattiva eserciti sui disonesti e sugli audaci, quando la mancanza di una punizione incoraggia a sfrenarsi
[177] Iste in hoc genere peculatus non nunc primum invenitur, sed nunc demum tenetur

Vidimus huic ab aerario pecuniam numerari quaestori ad sumptum exercitus consularis, vidimus paucis post mensibus et exercitum et consulem spoliatum; illa omnis pecunia latuit in illa caligine ac tenebris quae totam rem publicam tum occuparant

Iterum gessit hereditariam quaesturam, cum a Dolabella magnam pecuniam avertit, sed eius rationem cum damnatione Dolabellae permiscuit

Commissa est pecunia tanta praetori; non reperietis hominem timide nec leviter haec improbissima lucra ligurrientem; devorare omnem pecuniam publicam non dubitavit
[177] Non è ora la prima volta che Verre si fa scoprire colpevole di questo tipo di peculato, ma ora finalmente lo teniamo salda mente in pugno

Lo abbiamo visto come questore ricevere dal l'erario il denaro in contanti per provvedere alle spese dell'esercito consolare, e pochi mesi dopo abbiamo visto spogliati esercito e console; tutto quel denaro restò na scosto in quella nebbia e in quelle tenebre che allora ave vano invaso l'intero stato

Esercitò di nuovo la questura, toccatagli questa volta in eredità, e stornò in questa occa sione, a scapito di Dolabella, una gran quantità di dena ro, ma ne confuse il rendiconto con la condanna di Dolabella

Divenuto governatore, gli fu affidata questa co sì ingente somma di denaro; come scoprirete, il nostro uomo non si è limitato a qualche timido assaggio, a pren dere piccoli bocconi di questi disonestissimi profitti; non ha esitato a divorare in una volta sola tutto il denaro pubblico

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Cicerone, In Verrem: 02; 04-121-125
Cicerone, In Verrem: 02; 04-121-125

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-121-125

Ita serpit illud insitum in natura malum consuetudine peccandi libera, finem ut audaciae statuere ipse non possit

[178] Tenetur igitur aliquando, et in rebus cum maximis tum manifestis tenetur; atque in eam fraudem mihi videtur divinitus incidisse, non solum ut eas poenas quas proxime meruisset solveret, sed ut illa etiam scelera eius in Carbonem et in Dolabellam vindicarentur

[LXXVII]Etenim nova quoque alia res, iudices, exstitit in hoc crimine, quae tollat omnem dubitationem superioris illius decumani criminis
Quando l'abitudine alle colpe non trova nulla che la freni, il male insito nella sua natura si diffonde tanto che egli stesso non è più in grado di porre un limite alla sua audacia

[178] Lo abbiamo dunque una buona volta in pugno, inchiodato da colpe gravissime e incon futabili; per volere divino mi sembra sia andato a cac ciarsi in questo reato di frode, perché non solo avesse a scontare la pena meritata con le sue imprese più recenti,ma fossero punite anche quelle colpe da lui commesse contro Carbone e Dolabella

[LXXVII] In effetti, giudici, in questo reato c'è anche un altro elemento nuovo, che elimina ogni dubbio a proposito del reato che abbiamo trattato precedentemente, relativo al le decime
Nam ut illud missum faciam, permultos aratores in alteras decumas et in haec dccc milia modium, quod emptum populo Romano darent, non habuisse, et a tuo procuratore, hoc est ab Apronio, emisse, ex quo intellegi potest nihil te aratoribus reliqui fecisse,ut hoc praeteream, quod multorum est testimoniis expositum, potest illo quicquam esse certius, in tua potestate atque in tuis horreis omne frumentum Siciliae per triennium atque omnis fructus agri decumani fuisse

[179] Cum enim a civitatibus pro frumento pecuniam exigebas, unde erat frumentum quod Romam mitteres, si tu id non omne clausum et compressum possidebas
Pur lasciando da parte il fatto che moltissimi coltivatori non avevano il grano per le seconde decime e per gli 800000 moggi da vendere al popolo romano e dovettero comprarlo dal tuo agente, cioè da Aprono, e da ciò ci si può render conto che tu ai coltivatori non ave vi lasciato nulla, lasciando anche da parte questo fat to, che è stato dimostrato dalle deposizioni di molti testi moni, non può esservi cosa più certa di questa, che per tre anni tu hai avuto a tua disposizione, nei tuoi granai, tut to il frumento della Sicilia e tutti i proventi del territorio sottoposto a decima

[179] Quando infatti pretendevi dalle città denaro al posto di frumento, di dove prendevi il frumento da inviare a Roma, se non da tutto quello che tenevi chiuso e ammassato a tua disposizione

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-03-08

Ita in eo frumento primus tibi ille quaestus erat ipsum frumentum, quod erat ereptum ab aratoribus, alter, quod frumentum improbissime per triennium partum non semel sed bis, neque uno sed duobus pretiis unum et idem frumentum vendidisti, semel civitatibus HS XV in medimnum, iterum populo Romano, a quo HS XXI in medimna pro eodem illo frumento abstulisti

[180] At enim frumentum Centuripinorum et Agrigentinorum et non nullorum fortasse praeterea probasti et his populis pecuniam dissolvisti

Sint sane aliquae civitates in eo numero, quarum frumentum improbare nolueris; quid tandem

His civitatibus omnisne pecunia quae pro frumento debita est dissoluta est
E così il primo profitto che ti procurava quel frumento era il fru mento stesso, che era stato rapinato ai coltivatori, il se condo ti provenne dal fatto che quel frumento che t'eri procurato nel modo più scellerato tu lo vendesti non una ma due volte, non a un unico prezzo ma a due vendesti un'unica e identica fornitura di frumento, una prima volta alle città a 15 sesterzi il medimno, e una seconda al popolo romano, al quale per quel medesimo frumento hai sottratto 21 sesterzi per medimno

[180] Mi obietterai che hai accettato il frumento di Centuripe e di Agrigento e forse di qualche altra città e lo hai pagato alle popolazioni

Ammettiamo pure che alcu ne città si possano annoverare tra quelle di cui non hai voluto rifiutare il frumento: e con questo

A queste città in pagato tutto il denaro loro dovuto per il frumento
Unum mihi reperi non populum, sed aratorem: vide, quaere, circumspice, si quis forte est ex ea provincia, in qua tu triennium praefuisti, qui te nolit perisse: unum, inquam, da mihi ex illis aratoribus qui tibi ad statuam pecuniam contulerunt, qui sibi dicat omne esse pro frumento quod oportuerit solutum

Confirmo, iudices, neminem esse dicturum

[LXXVIII, 181] Ex omni pecunia quam aratoribus solvere debuisti certis nominibus deductiones fieri solebant, primum pro spectatione et collybo, deinde pro nescio quo cerario

Haec omnia, iudices, non rerum certarum, sed furtorum improbissimorum sunt vocabula

Nam collybus esse qui potest, cum utuntur omnes uno genere nummorum

Cerarium vero quid

Quo modo hoc nomen ad rationes magistratus, quo modo ad pecuniam publicam adlatum est
Trovami una sola popolazione, anche un unico coltivatore: osserva, cerca, guardati intorno, se per caso c'è uno di quella provincia che hai governato per tre anni che non voglia vederti rovinato; portami qui uno solo, lo ripeto, di quei coltivatori che diedero il contributo per la ma statua, disposto ad affermare che per il frumento gli fu pagato tutto ciò che gli era dovuto

Nessuno, giudi ci, ve lo assicuro, affermerà questo

[LXXVIII, 181] Sulla somma totale che avresti dovuto pagare ai coltivatori erano soliti fare delle deduzioni per determinati voci, prima di tutto per lesame delle monete e il cambio e poi per non so quale diritto di bollo

Tutti questi termini giudici non determinano diritti stabiliti, ma altri scelleratissimi furti

Infatti quale cambio può esserci, facendo tutt uso dello stesso tipo di moneta

Quanto poi al diritto di bollo che dire

In che modo questa voce è stata introdotta nei conti dei magistrati, in che modo nellamministrazione del denaro pubblico

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Nam illud genus tertium deductionis erat eius modi, quasi non modo liceret sed etiam oporteret, nec solum oporteret sed plane necesse esset

Scribae nomine de tota pecunia binae quinquagesimae detrahebantur

Quis tibi hoc concessit, quae lex, quae senatus auctoritas, quae porro aequitas, ut tantam pecuniam scriba tuus auferret sive de aratorum bonis sive de populi Romani vectigalibus

[182] Nam si potest ista pecunia sine aratorum iniuria detrahi, populus Romanus habeat, in tantis praesertim aerari angustiis; sin autem et populus Romanus voluit, et aequum est ita solvi aratoribus, tuus apparitor parva mercede populi conductus de aratorum bonis praedabitur

Et in hac causa scribarum ordinem in me concitabit Hortensius et eorum commoda a me labefactari atque oppugnari iura dicet
Infatti quel terzo tipo di trattenuta era di tal genere, quasi come non solo fosse cosa lecita ma anche cosa conveniente, enon solo opportuna ma anche assolutamente necessaria

Dellintera somma si detraeva il 4 % per conto dello scriba

Chi, quale legge, quale autorità del senato, quale inoltre senso di giustizia, ti ha concesso questo che il tuo segretario sottraesse tanto denaro sia dalle sostanze dei coltivatori sia dalle entrate del popolo romano

[182] Infatti se questa trattenuta può essere sottratta senza danno dei coltivatori, allora vada a vantaggio del popolo romano, soprattutto in considerazione delle gravi difficoltà dellerario; o se invece lo volesse anche il popolo romano, ed è giusto che sia pagata (la somma) ai coltivatori, dovrà forse il tuo inserviente, che percepisce dallo stato un modesto compenso, depredare le sostanze dei coltivatori

E in questa causa Ortensio mi aizzerà contro la classe degli scrivani e dirà che io metto in pericolo i loro interessi e attacco i loro diritti
Quasi vero hoc scribis ullo exemplo sit aut ullo iure concessum

Quid ego vetera repetam aut quid eorum scribarum mentionem faciam quos constat sanctissimos homines atque innocentissimos fuisse

Non me fugit, iudices, vetera exempla pro fictis fabulis iam audiri atque haberi: in his temporibus versabor miseris ac perditis

Nuper, Hortensi, quaestor fuisti

Quid tui scribae fecerint, tu potes dicere: ego de meis hoc dico, cum in eadem ista Sicilia pro frumento pecuniam civitatibus solverem et mecum duos frugalissimos homines scribas haberem, L Mamilium et L Sergium, non modo istas duas quinquagesimas, sed omnino nummum nullum cuiquam esse deductum

[LXXIX]Dicerem hoc mihi totum esse attribuendum, iudices, si illi umquam hoc a me postulassent, si umquam omnino cogitassent
Come se agli scribi fosse concesso da qualche precedente o da qualche norma

Perché devo ripetere vecchie consuetudini o perchè devo fare menzione di quegli scrivani che si sa furono persone assolutamente scrupolose e irreprensibili

Non mi sfugge, o giudici, che gli antichi esempi debbano essere ascoltati e essere considerati al posto di storie di fantasie: mi occuperò di questi tempi sciagurati e infelici

Poco tempo fa, Ortensio, era stato questore

Che cosa ti abbiano fatto gli scribi, potrai dirlo tu stesso: io dico questo dei miei, che, quando in questa stessa Sicilia facevo i pagamenti e avevo con me come scrivani due uomini semplicissimi, L Mamilio e L Sergio, non solo non dedussero mai queste due trattenute del 4%, ma non trattennero un solo soldo nel modo più assoluto

[LXXIX]Se mai questi miei segretari mi avessero fatto questa richiesta , se mai ci avessero anche solo pensato, potrei dire, o giudici, che il merito di ciò va attribuito interamente a me

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[183] Quam ob rem enim scriba deducat, ac non potius mulio qui advexerit, tabellarius cuius adventu certiores facti petiverunt, praeco qui adire iussit, viator aut Venerius qui fiscum sustulit

Quae pars operae aut opportunitatis in scriba est cur ei non modo merces tanta detur, sed cur cum eo tantae pecuniae partitio fiat

'Ordo est honestus

' Quis negat, aut quid ea res ad hanc rem pertinet

Est vero honestus, quod eorum hominum fidei tabulae publicae periculaque magistratuum committuntur

Itaque ex his scribis qui digni sunt illo ordine, patribus familias, viris bonis atque honestis, percontamini quid sibi istae quinquagesimae velint: iam omnibus intellegetis novam rem totam atque indignam videri
[183] Per quale motivo infatti si dovrebbe fare una trattenuta a favore di uno scriba, e non piuttosto del mulattiere che trasportò il denaro, del corriere al cui arrivo i coltivatori furono informati e fecero le loro domande di pagamento, del banditore che li invitò a presentarsi, del messo e dello schiavo di Venere che scaricò le casse del denaro

Quale parte dellopera o delle competenze cè nel segretario perché a quello non solo sia concessa una così grande ricompensa, ma perché anche con lui si faccia la ripartizione di una cosìingente somma di denaro

E una categoria onesta

Chi lo nega, o che cosa centra questo con questa situazione

E davvero onesta, poiché i registri pubblici e i pericoli delle magistrature sono affidati alla lealtà di questi uomini

Perciò informatevi dunque di che cosa significhi questa percen tuale dagli scrivani che sono degni della loro categoria, della famiglia, delle persone per bene e onorate; vi rendere te subito conto che tutti giudicano l'intera faccenda una novità scandalosa

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