Cicerone, In Verrem: 01; 06-10

Cicerone, In Verrem: 01; 06-10

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 01; 06-10

[6] Quae cum ita sint, iste homo amens ac perditus alia mecum ratione pugnat

Non id agit, ut alicuius eloquentiam mihi opponat; non gratia, non auctoritate cuiusquam, non potentia nititur

Simulat his se rebus confidere, sed video quid agat (neque enim agit ocultissime); proponit inania mihi nobilitatis, hoc est, hominum adrogantium, nomina; qui non tam me impediunt quod nobiles sunt, quam adiuvant quod noti sunt

Simulat se eorum praesidio confidere, cum interea aliud quiddam iam diu machinetur

Quam spem nunc habeat in manibus, et quid moliatur, breviter iam, iudices, vobis exponam: sed prius, ut ab initio res ab eo constituta sit, quaeso, cognoscite

Ut primum e provincia rediit, redemptio est huius iudici facta grandi pecunia
[6] In una situazione come questa, per combattermi questindividuo folle e perduto sappiglia a unaltra tattica

Non fa in modo di opporre alla mia leloquenza di qualcun altro; né sappoggia al credito, allautorità, alla potenza di nessuno

Fa sì finta di aver fiducia in tali aiuti, ma le sue vere intenzioni le vedo bene (dato che si comporta in un modo tanto scoperto);va sbandierando nomi, per me assolutamente senza valore, di membri della nobiltà, cioè di persone piene darroganza, sicché lostacolo che mi viene dalla loro nobiltà è inferiore allaiuto che mi viene dalla loro notorietà

Fa finta però davere fiducia nellaiuto di costoro, poiché in realtà nel frattempo va macchinando già da un pezzo un altro colpo

Quali siano attualmente le sue speranze e quali le sue trame, ve le dirò subito, signori giudici, e in breve: prima però vi prego di ascoltare come egli ha sin da principio organizzato il suo piano

Appena tornato dalla sua provincia, Verre saccordò per corrompere con unenorme somma di denaro i giudici di questo processo
Mansit in condicione atque pacto usque ad eum finem, dum iudices reiecti sunt

Postea quam reiectio iudicum facta est quod et in sortitione istius spem fortuna populi Romani, et in reiciendis iudicibus mea diligentia, istorum impudentiam vicerat renuntiata est tota condicio

Praeclare se res habebat

Libelli nominum vestrorum, consilique huius, in manibus erant omnium

Nulla nota, nullus color, nullae sordes videbantur his sententiis adlini posse: cum iste repente, ex alacri atque laeto, sic erat humilis atque demissus, ut non modo populo Romano, sed etiam sibi ipse, condemnatus videretur
Le condizioni di questo patto rimasero valide fino al momento della recusazione dei giudici

Dopo lespletamento di questa formalità- poiché il sorteggio aveva, grazie alla buona stella del popolo romano, annullato tutte le speranze di costui e la recusazione dei giudici, grazie al mio attivo intervento, aveva visto la sconfitta dellimpudenza dei corrotti-laccordo fu annullato in tutte le sue parti

Tutto andava a meraviglia

Lelenco dei vostri nomi, lelenco dei membri di questo collegio giudicante era nelle mani di tutti

Nessun segno di riconoscimento, nessun colore particolare, nessuna macchia pareva potesse impiastricciare le tavolette dei vostri voti : e costui di colpo, da baldanzoso e allegro che era, si mostrava così umile e depresso da sembrare già belle condannato non solo agli occhi dei romani, ma perfino ai suoi occhi medesimi
Ecce autem repente, his diebus paucis comitiis consularibus factis, eadem illa vetera consilia pecunia maiore repetuntur; eaedemque vestrae famae fortunisque omnium insidiae per eosdem homines comparantur

Quae res primo, iudices, pertenui nobis argumento indicioque patefacta est: post, aperto suspicionis introitu, ad omnia intima istorum consilia sine ullo errore pervenimus

[7] Nam, ut Hortensium consul designatus, domum reducebatur e Campo, cum maxima frequentia ac multitudine fit obviam casu ei multitudini C Curio; quem ego hominem honoris [potius quam contumeliae] causa nominatum volo
Ma ecco che tutto a un tratto, in questi ultimi giorni , dopo lelezione dei nuovi consoli, si riprendono integralmente, con limpiego di ben più cospicue somme di denaro, gli antichi progetti, e gli stessi uomiui di prima sono i suoi strumenti per insidiare il vostro buon nome e gli interessi di tutti

Maneggi, questi ultimi, che in un primo momento si sono palesati a noi sulla base di labilissime prove indiziarie: in seguito, però, una volta che il sospetto sè fatto strada, siamo riusciti a scoprire, senza alcuna possibilità di sbaglio, tutti i progetti più segreti di costoro

[7]Infatti, appena fu eletto console Ortensio, veniva riaccompagnato a casa dal campo (di Marte) , da una gran folla, quando per caso simbatté in essa G Curione; il cui nome io faccio qui senza nessuna intenzione offensiva, anzi con tutto rispetto

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Cicerone, In Verrem: 02; 04-121-125
Cicerone, In Verrem: 02; 04-121-125

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-121-125

Etenim ea dicam, quae ille si commemorari noluisset, non tanto in conventu, tam aperte palamque dixisset: quae tamen a me pedetentim cauteque dicentur; ut et amicitiae nostrae et dignitatis illius habita ratio esse intellegatur

Videt ad ipsum fornicem Fabianum in turba Verrem: appellat hominem, et ei voce maxima gratulatur: ipsi Hortensio, qui consul erat factus, propinquis necessariisque eius, qui tum aderant, verbum nullum facit: cum hoc consistit; hunc amplexatur; hunc iubet sine cura esse

"Renuntio," inquit, "tibi, te hodiernis comitiis esse absolutum

" Quod cum tam multi homines honestissimi audissent, statim ad me defertur: immo vero, ut quisque me viderat, narrabat
In realtà riferirò delle parole che certamente non avrebbe pronunciate così apertamente in mezzo a tanta gente, se avesse voluto che rimanessero segrete: io tuttavia le riferirò con tutta prudenza e cautela, perché sia ben evidente che non mi sono dimenticato dellamicizia che ci lega e della sua alta posizione

Proprio vicino allarco di Fabio Curione scorge in mezzo alla folla Verre: lo chiama per nome e si congratula con lui ad alta voce per la vittoria: prorpio ad Ortensio che era stato eletto console, e ai suoi vicini e amici che lo accompagnavano, non rivolse parola:è con Verre che si ferma; lui abbraccia; lui esorta a non essere più preoccupato

Ti dichiaro solennemente-aggiunge- che le elezioni di oggi hanno deciso la tua assoluzione

Queste parole, udite da tante rispettabilissime persone, mi vengono immediatamente riferite: anzi ognuno, appena mi vedeva, me le ripeteva
Aliis illud indignum, aliis ridiculum, videbatur: ridiculum eis qui istius causam in testium fide, in criminum ratione, in iudicum potestate, non in comitiis consularibus, positam arbitrabantur; indignum eis, qui altius aspiciebant, et hanc gratulationem ad iudicium corrumpendum spectare videbant

Etenim sic ratiocinabantur, sic honestissimi homines inter se et mecum loquebantur: aperte iam et perspicue nulla esse iudicia

Qui reus pridie iam ipse se condemnatum putabat, is, postea quam defensor eius consul est factus, absolvitur

Quid igitur

Quod tota Sicilia, quod omnes Siculi, omnes negotiatores, omnes publicae privataeque litterae Romae sunt, nihilne id valebit

Nihil, invito consule designato

Quid
Il giudizio sembrò una vergogna per alcuni, una ridicolaggine per altri: una ridicolaggine per chi faceva dipendere questo processo unicamente dallonestà dei testimoni, dalla ragionevolezza delle imputazioni, dallautorità dei giudici e non già dalle elezioni consolari; una vergogna invece per chi andava più a fondo e scorgeva in queste congratulazioni unevidente allusione alla corruzione dei giudici

Così, infatti, erano i ragionamenti di queste persone tanto rispettabili, così i discorsi che facevano tra loro e con me: è più chiaro della luce del sole che non cè più giustizia

Un accusato che ieri si considerava da sé già belle condannato, oggi, dopo lelezione al consolato del suo difensore, viene assolto

E allora

La presenza a Roma di tutta la Sicilia, di tutti i siciliani, di tutti gli uomini daffari, la disponibilità di ogni specie di documentazione, sia pubblica che privata, non avrà nessun valore

Nessuno, se tale è la volontà del console neoeletto

E come

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-61-65

Iudices non crimina, non testis, non existimationem populi Romani sequentur

Non; omnia in unius potestate ac moderatione vertentur

[8] Vere loquar, iudices: vehementer me haec res commovebat

Optimus enim quisque ita loquebantur: iste quidem tibi eripietur: sed nos non tenebimus iudicia diutius

Etenim quis poterit, Verre absoluto, de transferendis iudiciis recusare

Erat omnibus molestum: neque eos tam istius hominis perditi subita laetitia, quam hominis amplissimi nova gratulatio, commovebat

Cupiebam dissimulare me id moleste ferre: cupiebam animi dolorem vultu tegere, et taciturnitate celare
I giudici non terranno più conto delle accuse, delle testimonianze, dellopinione del popolo romano

No; tutto dipenderà dal potere e dalle direttive di una persona sola

[8] Vi parlerò francamente, signori giudici: era una faccenda, questa, che mi preoccupava vivamente

Infatti così mi parlavano tutti gli esponenti della più alta nobiltà romana: costui ti verrà si strappato: ma noi non potremo continuare a tenere nelle nostre mani lamministrazione della giustizia

Infatti chi potrà opporsi, una volta avutasi lassoluzione di Verre, al passaggio del potere giudiziario ad altri

Costituiva un fatto increscioso per tutti; li impressionava non tanto la gioia improvvisa del nostro imputato rotto a ogni bassezza, quanto la forma assolutamente insolita delle congratulazioni fattegli da una persona così eminente come Curione

Io desideravo dissimulare il mio disgusto per la cosa, desideravo che il mio viso non tradisse e il mio silenzio nascondesse il dolore che provavo dentro di me
Ecce autem, illis ipsis diebus, cum praetores designati sortirentur, et M Metello obtigisset, ut is de pecuniis repetundis quaereret, nuntiatur mihi tantam isti gratulationem esse factam, ut is domum quoque pueros mitteret, qui uxori suae nuntiarent

Sane ne haec quidem mihi res placebat: neque tamen, tanto opere quid in hac sorte metuendum mihi esset, intellegebam

Unum illud ex hominibus certis, ex quibus omnia comperi, reperiebam: fiscos compluris cum pecunia Siciliensi, a quodam senatore ad equitem Romanum esse translatos: ex his quasi decem fiscos ad senatorem illum relictos esse, comitiorum meorum nomine: divisores omnium tribuum noctu ad istum vocatos
Ma ecco, proprio nei giorni in cui i pretori neoeletti sorteggiavano il tribunale da presiedere, poiché a M Metello era toccata la presidenza del tribunale che soccupa delle cause di concussione, furono così calorose, a quel che mi fu riferito, le congratulazioni fatte a Verre, che mandò addirittura a casa dei servi a portare la bella notizia alla moglie

Senza dubbio, anche questa faccenda non mandava a genio: non riuscivo però a capire pienamente cosa ci fosse per me di tanto temibile nellesito del sorteggio

Di un solo fatto sicuro ero al corrente, grazie a persone fidate che minformarono di tutto: parecchie casse di denaro rubato in Sicilia erano state trasportate dalla casa dun senatore in quella dun cavaliere romano; ditali casse allincirca una decina erano rimaste a casa di quel senatore allo scopo di impedire la mia elezione: tutti gli incaricati della distribuzione del denaro per comprare i voti delle tribù erano stati di notte convocati a casa di Verre

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 05-41-45

Ex quibus quidam, qui se omnia mea causa debere arbitrabatur, eadem illa nocte ad me venit: demonstrat, qua iste oratione usus esset: commemorasse istum, quam liberaliter eos tractasset [etiam] antea, cum ipse praeturam petisset, et proximis consularibus praetoriisque comitiis: deinde continuo esse pollicitum, quantam vellent pecuniam, si me aedilitate deiecissent

Hic alios negasse audere; alios respondisse, non putare id perfici posse: inventum tamen esse fortem amicum, ex eadem familia, Q Verrem, Romilia, ex optima divisorum disciplina, patris istius discipulum atque amicum, qui, HS quingentis milibus depositis, id se perfecturum polliceretur: et fuisse tum non nullos, qui se una facturos esse dicerent
Uno di costoro, che si considerava obbligato a fare tutto per me, venne a casa mia quella notte stessa: mi riferì il discorso che avrebbe usato limputato: che egli avrebbe anzitutto ricordato la grande generosità usata nei loro riguardi sia in precedenza, al tempo della sua candidatura alla carica di pretore, sia in occasione delle recenti elezioni dei consoli e dei pretori; subito dopo aveva promesso tutto il denaro che volevano se impedivano la mia elezione a edile

A questo punto, alcuni avevano risposto di non averne il coraggio; altri ritennevano che non si sarrebbe potuta realizzare: nonostante tutto era venuto fuori un amico pieno di coraggio appartenente alla stessa famiglia, Q Verre , della tribù Romilia, che usciva dalla migliore scuola di galoppini elettorali, allievo e amico del padre di costui, il quale sera impegnato a condurre in porto loperazione dietro deposito di mezzo milione di sesterzi; e non era mancato neppure chi si era offerto di collaborare con lui
Quae cum ita esset, sane benevolo animo me, ut magno opere caverem praemonebat

[9] Sollicitabar rebus maximis uno atque eo perexiguo tempore

Urgebant comitia; et in his ipsis oppugnabar grandi pecunia

Instabat iudicium: ei quoque negotio fisci Sicilienses minabantur

Agere quae ad iudicium pertinebant libere, comitiorum metu deterrebar: petitioni toto animo servire, propter iudicium non licebat

Minari denique divisoribus ratio non erat, propterea quod eos intellegere videbam me hoc iudicio districtum atque obligatum futurum

Atque hoc ipso tempore Siculis denuntiatum esse audio, primum ab Hortensio, domum ad illum ut venirent: Siculos in eo sane liberos fuisse; qui quam ob rem arcesserentur cum intellegerent, non venisse
Essendo la situazione questa, egli, dimostrandosi davvero pieno di premura per me, mi consigliava di stare bene in guardia

[9] Il tempo a disposizione era brevissimo, mentre contemporanei e gravissimi erano i problemi che mi assillavano

Urgevano le elezioni;e in queste si combatteva senza risparmio di denaro

Incombeva il processo: il cui esito era pur esso minacciato dal denaro rubato da Verre in Sicilia

La paura che le elezioni mi mettevano addosso mi impediva di dedicarmi senza alcuna remora al processo: il processo non mi consentiva di dedicarmi nteramente alla mia candidatura

Infine, minacciare di incriminazione gli incaricati della distribuzione di denaro tra le tribù non era nemmeno possibile, dato che essi si rendevano conto e io lo capivo bene che questo processo mavrebbe legato mani e piedi

proprio in un momento come questo che mi sinforma anzitutto dellintimazione ai siciliani, da parte di Ortensio, di recarsi da lui a casa sua: i siciliani si erano però comportati con piena indipendenza respingendo linvito, ben consapevoli di ciò che si voleva da loro

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Interea comitia nostra, quorum iste se, ut ceterorum hoc anno comitiorum, dominum esse arbitrabatur, haberi coepta sunt

Cursare iste homo potens, cum filio blando et gratioso, circum tribus: paternos amicos, hoc est divisores, appellare omnes et convenire

Quod cum esset intellectum et animadversum, fecit animo libentissimo populus Romanus, ut cuius divitiae me de fide deducere non potuissent, ne eiusdem pecunia de honore deicerer

Postea quam illa petitionis magna cura liberatus sum, animo coepi multo magis vacuo ac soluto, nihil aliud nisi de iudicio agere et cogitare

Reperio, iudices, haec ab istis consilia inita et constituta, ut, quacumque posset ratione, res ita duceretur, ut apud M Metellum praetorem causa diceretur
Nel frattempo cominciarono le elezioni alledilità, delle quali costui si riteneva arbitro assoluto, come lo era stato di tutte le altre elezioni di questanno

Eccolo questuomo potente correre qua e là per le tribù insieme col figlio tutto complimentoso e pieno di moine: si rivolse direttamente e andò a trovare gli amici del padre tutti galoppini elettorali

Una manovra fin troppo chiara, che indusse il popoio romano a impedire con ogni premura che quello stesso denaro che non era riuscito a farmi mancare di parola, potesse procurarmi una bocciatura alle elezioni

Dopo che mi liberai finalmente da ogni preoccupazione elettorale, mi sentivo molto più sereno e libero per incominciare a dedicare ogni mio atto e ogni mio pensiero esclusivamente al processo

Ecco ciò che scopro, signori giudici, che i nostri degni compari hanno formulato e messo in atto un piano per tirare in lungo con ogni mezzo il processo e ottenere che la causa venga trattata sotto la presidenza del pretore Metello

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