Cicerone, Filippiche: 13; 06-10, pag 3

Cicerone, Filippiche: 13; 06-10

Latino: dall'autore Cicerone, opera Filippiche parte 13; 06-10

Haec causa fuit cur decerneretis statuam in rostris cum inscriptione praeclara, cur absenti triumphum Questa fu la causa, perché decretaste a lui una statua sui Rostri con una bellissima iscrizione, e, a lui assente, il trionfo
Quamquam enim magnas res bellicas gesserat et triumpho dignas, non erat tamen ei tribuendum, quod nec Aemilio nec Aemiliano Scipioni nec superiori Africano nec Mario nec Pompeio, qui maiora bella gesserunt, sed quod silentio bellum civile confecerat, cum primum licuit, honores in eum maximos contulistis Benchè infatti avesse compiuto grandi imprese di guerra e degne del trionfo, non sarebbe stato necessario concedere a lui quello che non ad Emilio, né a Scipione Emiliano, né al primo Africcano, né a Mario, né a Pompeo, che combatterono guerre di grande importanza; ma poiché era riuscito a comporre una guerra civile non con le armi, appena fu possibile, a lui tributaste i più grandi onori
[10] [V] Existimasne igitur, Lepide, qualem Pompeium res publica habitura sit civem, talis futuros in re publica Antonios [10] [V] O Lepido, credu tu che gli Antoni siano per essere nella repubblica cittadini tali, quale la repubblica avrà in Pompeo

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Cicerone, Filippiche: 02; 01-05
Cicerone, Filippiche: 02; 01-05

Latino: dall'autore Cicerone, opera Filippiche parte 02; 01-05

In altero pudor, gravitas, moderatio, integritas, in illis (et cum hos compello, praetereo animo ex grege latrocinii neminem) libidines, scelera, ad omne facinus inmanis audacia Nelluno pudore, serietà, moderazione, integrità, negli altri (e quando nomino questi, escludo nessuno del gregge di quei latroni) sfrenatezze, delitti, improntitudine ad ogni scelleratezza
Deinde vos obsecro, patres conscripti, quis hoc vestrum non videt, quod Fortuna ipsa, quae dicitur caeca, vidit Inoltre, vi supplico, o padre coscritti, chi di voi non vide ciò, che la stessa Fortuna, che è detta cieca, vide

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Cicerone, Filippiche: 12; 24-27
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Latino: dall'autore Cicerone, opera Filippiche parte 12; 24-27

Salvis enim actis Caesaris, quae concordiae causa defendimus, Pompeio sua domus patebit, eamque non minoris, quam emit Antonius, redimet, redimet, inquam, Pompei domum filius Infatti, salve le disposizioni di Cesare, che per amore di pace difendemmo, a Pompeo verrà aperta la sua casa e la ricomprerà a un prezzo non inferiore di quello che la pagò Antonio, la ricomprerà, dico, il figlio di Pompeo
O rem acerbam Oh dolorosa situazione

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Latino: dall'autore Cicerone, opera Filippiche parte 02; 36-40

Sed haec satis diu multumque defleta sunt Ma queste cose sono già state molto e a lungo deplorate
Decrevistis tantam pecuniam Pompeio, quantam ex bonis patriis in praedae dissipatione inimicus victor redegisset Avete decretato a Pompeo tanto denaro, quanto il nemico vincitore ne aveva ricavato dai beni paterni, nella dispersione della preda

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