Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 03; 21-25
[58] Dianae item plures: prima Iovis et Proserpinae, quae pinnatum Cupidinem genuisse dicitur; secunda notior, quam Iove tertio et Latona natam accepimus; tertiae pater Upis traditur, Glauce mater: eam saepe Graeci Upim paterno nomine appellant | [58] Anche di Diane ce n'è più d'una: la prima è la figlia di Giove e di Proserpina che si dice abbia generato l'alato Cupido; più nota è la seconda che sappiamo nata dal terzo Giove e da Latona; alla terza la tradizione attribuisce Upis come padre e Glauce come madre ed i Greci la chiamano spesso Upi, col nome del padre |
Dionysos multos habemus: primum Iove et Proserpina natum; secundum Nilo, qui Nysam dicitur interemisse; tertium Cabiro patre, eumque regem Asiae praefuisse dicunt, cui Sabazia sunt instituta; quartum Iove et Luna, cui sacra Orphica putantur confici; quintum Nyso natum et Thyone, a quo trieterides constitutae putantur | Abbiamo molti Dionisi:il primo è figlio di Giove e di Proserpina; il secondo è figlio dei Nilo é di lui si dice che avrebbe ucciso Nisa; il terzo avrebbe avuto Cabiro come padre, avrebbe regnato sull'Asia ed in suo onore sarebbero state istituite le feste Sabazia; il quarto è figlio di Giove e della Luna ed a lui si ritiene siano dedicati i riti orfici; il quinto nacque da Nis o e da Chione e si pensa che per lui siano state istituite le Trieteridi |
[59] Venus prima Caelo et Die nata, cuius Eli delubrum vidimus; altera spuma procreata, ex qua et Mercurio Cupidinem secundum natum accepimus; tertia Iove nata et Diona, quae nupsit Volcano, sed ex ea et Marte natus Anteros dicitur; quarta Syria Cyproque concepta, quae Astarte vocatur, quam Adonidi nupsisse proditum est | [59] Una prima Venere nacque dal Cielo e dalla dea del giorno ed a lei è consacrato il tempio che vedemmo in Elide; una seconda sorse dalla spuma del mare e dalla sua unione con Mercurio sappiamo che nacque il secondo Cupido; la terza, figlia di Giove e di Dione, andò sposa a Vulcano, ma sappiamo che da lei e da Marte nacque Antero; la quarta nacque da Siria e da Cipro: prende il nome di Astarte e si tramanda che abbia sposato Adone |
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Cicerone, De Natura deorum: Libro 01; 01-05
Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 01; 01-05
Minerva prima, quam Apollinis matrem supra diximus; secunda orta Nilo, quam Aegyptii Saietae colunt; tertia ilIa, quam a love generatam supra diximus; quarta Iove nata et Coryphe Oceani filia, quam Arcades Korian nominant et quadrigarum inventricem ferunt; quinta Pallantis, quae patrem dicitur interemisse virginitatem suam violare conantem, cui pinnarum talaria adfigunt | La prima Minerva è la madre di Apollo di cui s'è già detto; la seconda è la figlia dei Nilo che gli Egiziani venerano a Sais; la terza è la nota figlia di Giove di cui si è parlato; la quarta nacque da Giove e da Corife, figlia dell'Oceano, ed è quella che gli Arcadi invocano col nome di Korian e che la tradizione ci presenta quale inventrice delle quadrighe; la quinta è la figlia di Pallante che si dice abbia ucciso il padre che voleva attentare alla sua verginità: viene rappresentata coi sandali alati |
[60] Cupido primus Mercurio et Diana prima natus dicitur; secundus Mercurio et Venere secunda; tertius, qui idem est Anteros, Marte et Venere tertia | [60] Il primo Cupido si dice sia figlio di Mercurio e della prima Diana; il secondo di Mercurio e della seconda Venere; il terzo (che prende anche il nome di Antero) di Marte e della terza Venere |
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Cicerone, De Natura deorum: Libro 02; 01-05
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Atque haec quidem et alia eius modi ex vetere Graeciae fama collecta sunt | Queste e consimili notizie sono state raccolte dall'antica tradizione greca |
Quibus intellegis resistendum esse, ne perturbentur religiones; vestri autem non modo haec non refellunt, verum etiam confirmant interpretando, quorsum quidque pertineat | Tu ben comprendi che per non turbare il vero sentimento religioso occorre opporsi a simili leggende; quelli della vostra scuola invece non solo non le respingono, ma le rafforzano cercando di interpretare il significato di ogni singolo particolare |
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Cicerone, De Natura deorum: Libro 02; 06-10
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Sed eo iam, unde huc digressi sumus, revertamur | Ma torniamo al punto donde eravamo partiti |
XXIV [61] Num censes igitur suptiliore ratione opus esse ad haec refellenda | XXIV [61] Occorre forse una critica più sottile per confutare queste argomentazioni |
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Cicerone, De Natura deorum: Libro 03; 16-20
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Nam mentem fidem, spem, virtutem, honorem, victoriam, salutem, concordiam ceteraque huiusmodi rerum vim habere videmus, non deorum | La mente, la fede, la speranza, la virtù, l'onore, la vittoria, la salute, la concordia e ogni altra consimile entità è chiaro che sono delle astrazioni, non delle divinità |