Carnap: riassunto

Carnap: riassunto

Carnap e la decostruzione del linguaggio della metafisica mediante l'analisi logica

Carnap prenderà un saggio di Heidegger e mostrerà come tutte le proposizioni di quel saggio siano senza senso. A un certo punto Heidegger userà la parola il nulla, qui nemmeno la I clausola ha senso perché il termine deve rinviare a qualcosa che esiste. "LA DECOSTRUZIONE DEL LINGUAGGIO DELLA METAFISICA MEDIANTE L'ANALISI LOGICA" è il testo in cui realizza questa riflessione. Il senso non è che una proposizione ha senso e poi c'è la possibilità della verifica, ma la verifica è il senso della proposizione. Ha senso solo ciò che mi consente di ipotizzare una verifica.

OBIEZIONI che hanno sollecitato una rivisitazione (significa che queste obiezioni sono forti):

1.    Fatta da QUINE (quain) filosofo americano che dice che se significante è solo ciò che può essere empiricamente fattualmente verificato, questa cosa si deve applicare anche alla stessa proposizione affinché sia sensata. Quine dice paradossalmente che questo è un dogma non empiristico dell'empirismo, è un credo metafisico fatto proprio da filosofi anti-metafisici, proprio il principio di verificazione è inverificabile, se non è verificabile è esso stesso metafisico.

Fatta da Popper nel 1934 scrive "Logica della scoperta scientifica" dove contesta il principio di verificazione e dice che il principio di verificazione in realtà elimina dall'ambito delle proposizioni significanti proprio le leggi scientifiche, le leggi scientifiche non sono dotate di senso perché le leggi scientifiche sono sempre enunciati universali e in quanto enunciati universali parlano di infiniti casi, ne consegue che una loro verifica conclusiva è impossibile. Tutti gli oggetti in movimento subiscono quella condizione per il principio di inerzia, le leggi fisiche sono universali perché valgono sempre comunque e ovunque, quante verifiche dobbiamo fare per dire che quelle leggi sono universali? Dovrei farne infinite ma non posso fare verifiche infinite, le leggi fisiche proprio perché rimandano a verifiche infinite escono dal principio di verificazione.

Queste due critiche hanno sollecitato un dibattito. X è caldo è una proposizione dotata di significato? No tuttavia basta sostituire alla X un termine per entrare nelle proposizione dotate di significato. E ci mettiamo: tutti gli oggetti di questa classe in questo momento hanno 20°. Ha significato? Si perchè le verifiche che sono chiamato a fare sono finite e quindi è dotato di senso.

Tutti i corpi che vengono riscaldati si dilatano questa terza proposizione è un enunciato empirico. Sembra difficile negare che questo enunciato non abbia significato, magari è falso ma di certo non è privo di significato eppure quante verifiche empiriche dobbiamo fare per questa proposizione?