Questo dipinto appare un puzzle su diversi piani. In primo luogo l'iconografia: i putti di sinistra, raccolti al riparo di una macchia di canne palustri su una riva marina intorno ad un'urna che versa acqua, associati ad un uccello acquatico ed impegnati nella pesca, simboleggiano l'elemento dell'Acqua; quelli di destra, che offrono trofei di frutta ad uno di loro, all'ombra di un boschetto, indicano l'elemento della Terra
Scontato il significato del cielo percorso da nubi che velano con caldi riflessi il sole, mentre uccelli variopinti intrecciano i loro voli; è l'elemento Aria; meno comune quello del placido paesaggio estivo in cui i contadini sono intenti alla mietitura, intesa come allegoria dell'Estate ma in questo contesto più propriamente riconducibile ad allegoria del Fuoco. Inoltre il dipinto non appare tutto della stessa mano. Pieter van Avont sigla in basso a destra l'opera, ma i vari nuclei appaiono concepiti singolarmente, e semmai unificati da una regia comune, di ambiente tardo-bruegheliano. I putti, dal colorito caldo e modellati con un morbido sfumato, riecheggiano Rubens e Van Dyck nelle loro movenze aggraziate e si devono certamente al Van Avont, che a lungo lavorò nella cerchia dei Brueghel. Il paesaggio sul fondo, calmo nella sua bucolica serenità, echeggia la Mietitura di Pieter Bruegel al Metropolitan Museum of Art di New York ma deriva, pur con piccole differenze, dall'Allegoria dell'Estate, attribuita ad Abel Grimmer.
La forma degli alberi e i riflessi sulle frasche si accostano ai modi di Izaak van Oosten, anch'egli anversese e attivo nella cerchia dei Brueghel. Infine i frutti rutilanti, i pesci, gli animali e l'esecuzione del cielo rimandano ad un probabile intervento di Jan van Kessel I.
Ci troviamo dunque di fronte ad un'opera in cui tre diversi artisti lavorano autonomamente. Era questa una pratica nata dalla specializzazione dei generi pittorici, affermatasi nelle Fiandre già nel Cinquecento; essa divenne nel Seicento un vero e proprio sistema di produzione, sollecitato e talora organizzato dai grandi mercanti, ma non disdegnato da pittori di primo piano, che si rivolgevano piuttosto agli "amatori" capaci di distinguere le diverse mani.
Così nel nostro rame si può godere un riassunto di diverse personalità, generi, realtà naturali.











